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Primo Classificato
di Enrico Di Addario
Con sguardo spaurito il Viaggiatore portò gli occhi al taschino del suo panciotto, e guardò la sua mano tremante estrarre il foglio ingiallito ripiegato in quattro.
Mentre in lui la speranza combatteva per l’ennesima volta col disincanto, spiegò i lembi di carta e confrontò il disegno con l’oggetto che la sua mano destra stringeva trepidante. I suoi occhi scorsero righe d’inchiostro elegante che lui stesso, undici anni prima, aveva vergato: le specifiche sembravano combaciare.
Un singolo sussulto squassò il suo corpo, le dita prontissime a stringersi sulla minuscola chiave. Non l’avrebbe persa. Questo, mai.
Si issò in piedi a fatica, le gambe sprofondate nelle minutaglie ferrose della vetta del Cumulo 5, e iniziò l’ardua discesa, stando attento a non provocarne smottamenti sul Cumulo 4, nel caso si fosse sbagliato.
Undici anni.
Giunse a terra trascinando al suolo uno sciabordio tintinnante, come onde sul bagnasciuga. I Cumuli si stagliavano sopra di lui, montagne alte oltre cinquecento metri.
Ci vollero tre giorni per arrivare alla Porta.
In cima alla scalinata si voltò a guardare quell’assurdo pianeta, sperando fin nel profondo che quella fosse l’ultima volta.
Lontano, l’orrida Macchina vomitava inappellabile la sua cascata di metallo, facendo scintillare nell’aria una pioggia sonora di chiavi, tutte diverse. Il futuro Cumulo 16.
Si girò.
Trattenne il respiro e provò la chiave.
Entrava. Girava.
La Porta si aprì, liberando l’accesso a un altro mondo, lontano da lì, altrove. Solo allora il Viaggiatore esplose nel pianto, figlio di anni di frustrazione, privazione, sofferenza.
Il pensiero stupido che si potesse richiudere lo sospinse oltre la soglia, dove cadde carponi.
Solo quando riprese fiato vide davanti a sé una chiave.
E sollevò lo sguardo verso Cumuli di porte.
Enrico Di Addario è nato nel 1975 a Roma, dove vive e lavora.
Dal 1994 fa parte del gruppo Elish, che sviluppa e diffonde l’omonimo gioco di narrazione fantasy.
Attore nella Compagnia di Ludika 1243, è spesso in scena presso il Teatro Ygramul di Roma. Nel 2011, come regista, ha messo in scena uno spettacolo-lettura su “La scoperta de l’America”, di Cesare Pascarella.
È stato fra i vincitori di SFIDA nel 2008 (con “Il segreto di Hervè de Ponsac”), nel 2009 (con “Jebediah Jonze”) e nel 2011 (con “Il giorno che gli Amish presero il fucile”), tutti pubblicati nelle corrispondenti antologie Mondi Incantati.