XIV Trofeo RiLL: finalisti e giudizi della Giuria

In questa pagina presentiamo una breve rassegna dei commenti dei giurati del XIV Trofeo RiLL sulla rosa finalista. Un “omaggio” doveroso ai racconti migliori dell’annata e un modo per valorizzare il contributo critico dei nostri amici giurati.
I racconti sono distinti in premiati e menzionati, sulla base dei risultati del concorso.
Di ogni testo è brevemente presentato l’autore, una scelta con cui speriamo di dare spazio e attenzione adeguati a chi ci ha sostenuto nel modo per noi più gradito: inviandoci un bel racconto.

 

I Corvi sono lì che aspettano
Vincitore del XIV Trofeo RiLL
di Euro Carello (Torino)

• Una storia di fantascienza che affronta anche un’apprezzabile tematica sociale, spesso toccata anche in film di questo genere (Brazil, 2013 - La Fortezza…). Però l’ambientazione è molto più attuale, vicina ai nostri giorni, quotidiana, e la narrazione è tutta centrata sulla caratterizzazione psicologica dei personaggi. Due indovinate scelte stilistiche, che fanno la differenza.
• Cattivo e ben scritto. Coraggioso anche, di questi tempi…
• Ben scritto. Psicologicamente profondo. Toccante. Una preoccupante visione del futuro…
• Molto bello e scritto con grande cura. Un soggetto classico che viene molto ben sfruttato, costruendo una storia ricca di pathos e molto “umana”.

Euro Carello è nato a Torino, ma vive in un comune della cintura cittadina.
È laureato in economia. Già insegnante di scuola superiore, da qualche anno è impegnato nel volontariato, ed è attualmente il responsabile del settore scuola, per la zona di Torino, dell’associazione umanitaria Emergency.
Quando scrive, predilige le atmosfere noir, e cerca di mettere al centro delle sue storie le persone, quello che fanno, quello che sentono.
Ha pubblicato racconti su antologie di diverse case editrici (Giulio Perrone, ARPANet, Tabula Rasa) nonché su riviste e siti on-line (INCIQUID, Progetto Babele e Musicaos, tra gli altri).
Con “Il tramonto di Rudy Turturro” è stato fra i vincitori del premio Rudy Turturro per racconti di fantascienza, organizzato da RiLL nel 2007, e quindi pubblicato nella raccolta Guida Galattica dei Gourmet (Robin Edizioni, 2008).
Il suo sito internet personale è www.eurocarello.it

Tempus fugit
Secondo Classificato
di Francesco Troccoli (Roma)

• Meccanismo davvero efficace, e buona trama. Semplicemente delizioso.
• La forza del racconto è tutta nell’impianto, geniale. Un trick perfetto e perfettamente sfruttato. Di conseguenza, un finale veramente buono.
• Decisamente singolare. Crea l’irreale nel reale (cioè l’idea stessa del Fantastico) rappresentando la città eterna per definizione, Roma, mentre sfuma nel tempo passato/ futuro.
• Un viaggio nel tempo di… una vita. Scritto con padronanza, condotto con sicurezza e con un certo gusto per il surreale che regala al racconto un originale quid in più.

Francesco Troccoli è nato nel 1969 a Roma, dove vive e lavora come consulente di management e marketing.
Scrive racconti di genere fantastico/ fantascientifico, con i quali è giunto in finale e ha ottenuto buoni piazzamenti in molti concorsi letterari, per storie di genere e non. In campo fantascientifico, ha vinto il premio Akery nel 2006 (arrivando poi secondo l’anno dopo), l’Apuliacon nel 2007 e il Trofeo Archimede nel 2008. In ambito mainstream, invece, si è aggiudicato il premio Parco Majella e il Calogero Rasa nel 2006, il premio Pennacalamaio e l’Adeia nel 2008.
Suoi lavori sono presenti in svariate antologie; fra queste, “I Racconti del Prione 2005” e “I Racconti del Prione 2006” (ed. Giacché), “Nuovi Autori Science Fiction” (voll. 1, 2 e 3, Ediz. Nuoviautori.org, 2005, 2006, 2007), “La Voce delle Donne” (Fiori di Campo, 2006) e “I Racconti di Energheia” (Energheia, 2007). Suoi racconti sono stati inoltre pubblicati sulle testate Il Club degli Autori, Fondazione e Nugae.

Case History
Terzo Classificato
di Francesca Garello (Roma)

• L’autore sa sin dall’inizio dove vuole andare a parare, e su questo costruisce la storia. Un racconto con stile, personaggi, voci... ben condotto davvero.
• Scritto bene, tiene l’attenzione del lettore. Intrigante. Bel finale!
• Crea suspence, e “cresce”, pagina dopo pagina, sino all’azzeccata chiusa.

Francesca Garello è nata a Venezia nel 1963, ma vive da tempo a Roma con la sua famiglia. Sempre nella Capitale, lavora come archivista ricercatrice per alcuni istituti di studi storico/ filosofico/ politici.
Laureata in archeologia classica, ha scritto moduli per il gioco di ruolo fantastorico “Lex Arcana”, il libro-game “I Misteri delle Catacombe” (LDC, 2000) e giochi didattici su cd-rom ispirati a personaggi celebri della storia (“Se fossi...”, Editori Riuniti Multimedia, 2000).
Ha partecipato a molti concorsi letterari, spesso vincendoli o ottenendo buoni piazzamenti. Si è classificata prima al Trofeo RiLL nel 2004 e 2005, rispettivamente con “Rifiuti Speciali” e “Pari Opportunità”.
Il suo “Finale di Coppa” è stato fra i vincitori della prima edizione di SFIDA, e pubblicato nella raccolta “Sognando Mondi Incantati” (Nexus Editrice, 2006); inoltre, quest’ultimo racconto è stato di recente riproposto nell’antologia fantascientifica Guida Galattica dei Gourmet (Robin Edizioni, 2008).
Nel 2007 ha curato con Vania Russo un romanzo fantasy sperimentale (“L’erede del Grifo”, ed. Simple), tratto da una serie di sessioni di gioco di ruolo svoltesi su un play by forum.
Appartiene al gruppo di autori della Carboneria Letteraria.

Zed
Quarto Classificato
di Maria Francesca Zini (Pisa)

• Poetico, pieno di suggestioni e atmosfere. Originale, intenso. La paura e l’amore, la vita e la morte racchiusi in un unico personaggio.
• Scrittura davvero notevole per un racconto che riesce a immergere il lettore in un’atmosfera un po' da sogno, una dimensione “altra”, aliena, ma ciò nonostante familiare e umanissima.
• Pregevoli descrizioni. Sembra di “toccare” l’ambientazione, e Marta, la protagonista, è vera, viva. Una storia fantasy che è anche un racconto sull’attesa, il ricordo, il sogno di una vita diversa.

Maria Francesca Zini è nata nel 1970 a Pisa, dove vive.
Laureata in Chimica, lavora da anni in campo informatico.
Ha convissuto a lungo felicemente, e poi si è felicemente sposata, sempre con la stessa persona. Ha un figlio di un anno e mezzo, Michele.
Pacifista convinta, attualmente cerca di coniugare l’attività politica e associazionistica con il lavoro e il ruolo di mamma. Se rimane tempo (di solito no) legge, disegna, e cerca di scrivere.
I suoi autori preferiti sono, fra gli italiani, Benni ed Evangelisti, fra gli stranieri Bulgakov, Le Guin e Tolkien. Ha letto “Il Signore degli Anelli” almeno una decina di volte e non prevede di smettere di rileggerlo.
Con “I consulenti dell’architetto” è giunta quarta al XII Trofeo RiLL, nel 2006. Sempre quell’anno il suo racconto “Tempo di ritorno” si è classificato terzo al concorso salgariano “Scrivi di... Jolanda”, indetto dalla trasmissione “Mompracem” della bolognese Radio Città del Capo.

 

MENZIONI DI MERITO

Come denti aguzzi
di Andrea Franco (Roma)
• Un buon racconto di ambientazione post-atomica (o giù di lì), ricco di descrizioni a effetto. Lo stile è efficace e c'è talento narrativo. Ricorda i film di Castellari degli anni ‘70.
• Ben scritto, e con personaggi ben delineati. Nulla è lasciato ai buoni sentimenti, quindi è tutto molto “reale” e credibile. Una buona prova in un respiro narrativo così breve.
• Sesso, predatori, notte, in un mondo distrutto e spietato… un mix classico, ma sempre efficace!

Andrea Franco è nato a Ostia Lido nel 1977, e vive a Roma, dove lavora come funzionario per una nota catena di mobilifici.
Suoi racconti sono presenti in svariate antologie: “Bambini cattivi” (Melquiades, 2005), “N.O.I.R. - Quindici passi nel buio” (Traccediverse, 2006), “666 passi nel delirio” (Larcher, 2006), “San Gennoir” (Kairós Edizioni, 2006), “L’orrore dietro l’angolo” (Magnetica, 2007), “La Spranga” (Pontegobbo, 2007), “L’altalena” (XII, 2008). Ha inoltre pubblicato un’antologia personale, “Tre semplici sconosciuti” (Traccediverse, 2005) e il romanzo "Nella bolla" (Giraldi, 2008).
Ha ideato e gestisce assieme a Luca Di Gialleonardo il portale letterario Operanarrativa.com, oltre al blog Teatro LiricoTurandot, dedicato al mondo della lirica.


Il Drago e l’oro

di Domenico Marino (Molfetta - Bari)
• Bello, poetico, pieno di sensibilità. Non ha suspence, non c’è tensione, ma l’autore non la cerca. Vuole solo raccontare che le cose preziose vanno difese. Bella metafora.
• Il drago è un topos del genere fantasy, già al centro di tante storie. L’abilità dell’autore sta proprio nel riuscire a proporre una bella rivisitazione, sviluppata con originalità e stile personale.
• Originale racconto fantasy di introspezione e riflessione. Molto evocativo, belle descrizioni.

Domenico Marino è nato a Terlizzi (Bari) nel 1980 e vive a Molfetta, sempre in provincia di Bari.
Orgoglioso membro della schiera dei laureati disoccupati, svolge saltuariamente l’attività di redattore editoriale freelance.
Da tempo immemorabile divide equamente il suo tempo libero tra la scrittura, la lettura e il gioco di ruolo. È appassionato di folklore, fiabe, mitologia e tradizioni popolari, e coltiva un amore segreto per la storia (medievale e del periodo vittoriano, in particolare).
Ha partecipato a diversi concorsi letterari, a volte anche con buoni risultati. Nel 2002 è stato finalista al Trofeo RiLL con “L’attesa”. Alcuni suoi articoli sulla letteratura fantasy e horror sono comparsi sulla rivista  La Grotta di Cristallo e sul portale Horror Magazine.

Il pollo immortale
di Andrea Di Meo (Firenze)
• Un racconto di fantascienza che nasconde un sarcasmo di fondo davvero cattivo, una denuncia sociale sopita (ma non troppo). Una Guida galattica per autostoppisti che incontra Paranoia, passando per Balle Spaziali e Brian di Nazareth. Inquietante.
• Paradossale, con un’idea di fondo davvero magnifica. Un delirante sberleffo a topos letterari come l’immortalità, i superuomini, gli scienziati pazzi.
• Molto originale, diverso da tutti. Folle… e spiazzante.

Andrea Di Meo è nato a Pistoia nel 1962, e vive a Firenze.
Dopo la laurea in Lettere, ha insegnato alcuni anni in scuole medie e istituti superiori, e attualmente è impiegato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali presso il Polo Museale Fiorentino.
Appassionato di musica e letteratura italiana, è un piccolo collezionista di edizioni rare di poesia e prosa.
Scrive da circa dieci anni narrativa di genere surreale e fantastica, e fra i suoi autori preferiti mette Buzzati ed il primo Calvino.
Ha pubblicato il romanzo “Il giorno del tema” (Pagnini e Martinelli Editori, 2001).

Il raccolto
di Andrea Viscusi (Pieve a Nievole - Pistoia)
• Un racconto dal respiro cosmico, in cui l’autore mostra una notevole capacità di sintesi. Finale semplice, ma intenso.
• Amaro, poetico. Semplicemente molto bello.
• Fantascienza classica, ben scritta, sempre solida e interessante.

Andrea Viscusi è nato nel 1986 e vive in Toscana.
Laureato in Statistica, lavora come informatico in un’azienda che si occupa di pubblicità editoriale.
Legge e scrive fantascienza dai tempi della scuola media, quando fu “fulminato” dai racconti di Fredric Brown. Solo da poco ha iniziato a partecipare a concorsi letterari (l’esito della maggioranza dei quali non conosce ancora).
Si interessa anche di musica elettronica, divertendosi anche a fare il dj nel garage di casa.
Ha ideato e gestisce il gioco online Cinenigmi, dedicato al mondo del cinema.
Ha un non-blog, Unknown to Millions.

L’uomo che comprava emozioni illegali
di Roberto Landi (Borgo San Lorenzo, Firenze)
• C'è stile. C'è ritmo. Il racconto scorre via rapido e si arriva alla fine in poco tempo, con gran voglia di leggere. I dialoghi sono ben fatti. Si divora… dimmi chi è l’autore!
• Buona scrittura, con descrizioni brevi ma efficaci dell’ambientazione fantascientifica. Coinvolgente.
• Colpisce soprattutto per la capacità dell’autore di costruire con grande efficacia un mondo quasi alla Blade Runner, ma ciò nonostante originale e particolare.

Roberto Landi è nato nel 1953 e vive a Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze.
Si guadagna da vivere facendo il tecnico in un istituto professionale.
Nel tempo libero può amare qualsiasi cosa per cinque minuti, molte cose per diversi mesi, alcune per anni, ma da sempre ama solo una donna e le cose scritte nei libri, comprese quelle interessanti.
Ha vinto l’edizione 2007 del concorso Lo Scrittoio, con il racconto “Scansione quattro”, mentre con “Oui” è giunto quinto al premio Costa Fiorita, nel 2008.
Dovendo scrivere una propria autobiografia in maniera molto sintetica, userebbe poche parole: “Tutto sommato va bene così.”

VPD
di Stefano D'Agostino (Roma)
• Buon ritmo, buona storia. L’effetto sorpresa non è cercato all’esasperazione (gran pregio!), ma il finale riesce a colpire lo stesso, anche per la drammaticità dello svelamento.
• Un racconto curato e che “prende”, costruito intorno al suo protagonista, la cui figura emerge bene. Senza sbavature.
• La re-interpretazione pulita di un classico. Una buona storia alla Twilight Zone

Stefano D’Agostino è nato nel 1977 a Roma, dove tuttora vive.
Laureato in Lettere Moderne ad indirizzo Antropologico presso l’Università " La Sapienza" di Roma, ha inizialmente intrapreso la carriera giornalista, ma poi ha deciso di lasciar perdere per fare della musica, sua grande passione, la sua professione.
Attualmente suona il basso elettrico con diverse formazioni, spaziando dalla musica popolare (Positano Band) al rock-blues (Vicious Underground, Glitter Angels) e collaborando con alcuni cantautori e registi teatrali della scena romana (Mariano Soriente, Daniele Tonelli, Simone Patrizi, Gianni Conversano…).
Accanito lettore fin da ragazzo, da un paio d’anni ha cominciato a dedicarsi anche alla scrittura e piano piano sta provando ad uscire allo scoperto…

 

 

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