Non smetterò mai di scrivere, di sperimentare, di immaginare nuove storie

Intervista a Luigi Musolino, due volte vincitore del Trofeo RiLL, in occasione della pubblicazione negli USA della sua antologia A Different Darkness and Other Abominations
di Alberto Panicucci
[pubblicato su RiLL.it nel gennaio 2023]


È uscita a fine 2022 negli USA l’antologia A Different Darkness and Other Abominations, edita da Valancourt Books e dedicata alle storie horror, weird e gotiche di Luigi Musolino.
Quanto tempo è passato dal 2010 e dal 2012, quando Luigi, allora nemmeno trentenne, vinse (due volte) il Trofeo RiLL!
Adesso Luigi Musolino sbarca negli USA, dopo numerosissime pubblicazioni nel nostro paese, e noi di RiLL siamo molto felici per lui.

A Different Darkness and Other Abominations esce (sia in formato cartaceo che elettronico) per Valancourt Books, un editore molto attivo di Richmond (Virginia), specializzato nel campo dell’horror e del soprannaturale. Il volume propone undici racconti, tratti da alcuni dei molti libri pubblicati da Luigi in questi anni: Uironda (Kipple Officina Libraria), Un buio diverso (Edizioni Hypnos), Pupille (Zona 42) e anche Oscure Regioni (volume 1 e volume 2, entrambi curati da RiLL).

L’arrivo nelle librerie statunitensi è stata preceduto da numerose recensioni, molto lusinghiere: ad esempio, Publishers Weekly ha definito Musolino un autore che gli appassionati americani di horror saranno felici di accogliere; il Library Journal ha parlato di storie che sono “un viaggio oscuro nelle misteriose campagne italiane, nelle profondità della disperazione umana e le vette dell’immaginazione”; infine, nell’introduzione al volume, lo scrittore e accademico Brian Evenson sottolinea che Luigi Musolino “è interessato a quel che è veramente terrificante: l’oscurità vertiginosa che minaccia di spalancarsi e inghiottirci. Un’oscurità che ci chiama, ci chiama, finché non possiamo fare a meno di rispondere e finirci dentro.”
Ci piace poi fare copia-incolla da Facebook per sottoscrivere le parole di un post di Andrea Gibertoni di Hypnos Edizioni: “…dovremmo tutti, da italiani, andar fieri di un autore che è arrivato a esser pubblicato in America facendo leva ESCLUSIVAMENTE sul lavoro, sull’umiltà e sulla bontà delle proprie storie. Zero tik tok, zero polemiche, zero cazzate, solo un grande entusiasmo e tanta, tanta gavetta. Io, che lo conosco da tempo, vi assicuro che, prima di arrivare qui, ne ha dovuto mangiare un bel po’ di pane duro…”

Possiamo dire, nel nostro piccolo, di avere accompagnato Luigi Musolino nella parte iniziale della sua carriera, quando vinse due volte il Trofeo RiLL e ci parlò del suo “sogno”: pubblicare un’antologia di racconti horror, ognuno dedicato a una leggenda del folclore nostrano. Un racconto per regione italiana, e per ogni regione un mito popolare, intorno a cui costruire una storia.
Quell’idea ci entrò ben presto in testa, e così nel 2014 e 2015 realizzammo il progetto di Luigi: le due antologie Oscure Regioni (volume 1 e volume 2), ognuna con dieci racconti, per un viaggio nel lato oscuro di quello che troppo spesso e troppo superficialmente è chiamato “il paese del sole e del mare” (come ci chiarì Luigi in un'intervista a inizio 2013, questa definizione è solo uno specchietto per attirare turisti!).

In quelle due antologie Luigi Musolino ci guidò in un’Italia fatta di boschi atri, cascine abbandonate, popolata di streghe e mostruose creature, un paese assolutamente non da cartolina, in cui lo “scivolo nell’Abisso” si rivelava (in modo tanto inquietante quanto sorprendente) vicino, a meno di un passo dal quotidiano che tutti conosciamo.
Per questo “l’oscurità vertiginosa” di cui parla Evenson nella sua introduzione ci suona familiare: perché ci riporta a quello “scivolo nell’Abisso” che tanto bene allora imparammo a conoscere.

Prima di passare all’intervista che abbiamo fatto a Luigi Musolino in occasione della pubblicazione di A Different Darkness and Other Abominations, vogliamo sottolineare come questo libro contenga anche quattro racconti tratti dalle nostre antologie Oscure Regioni.
Si tratta di “Cani d’acqua” (dal volume 1), “Les Abominations des Altitudes”, “Vagiti” e “Il carnevale dell’uomo cervo” (dal volume 2).
Consideriamo questa scelta un riconoscimento da parte di Valancourt Books del lavoro editoriale di RiLL, e ne prendiamo atto con soddisfazione (fermo restando che il merito della pubblicazione negli USA va ascritto solo ed esclusivamente al talento di Luigi!).

Vogliamo poi aggiungere una piccola chicca, legata al “primo contatto” fra James Jenkins, responsabile di Valancourt Books, e Luigi Musolino. Per farlo, dobbiamo tornare all’ottobre 2017, quando le antologie Oscure Regioni erano già uscite da due/tre anni, e già si dimostravano (come sono tuttora!) i titoli più richiesti dell’intero catalogo dei libri RiLLici.
A ottobre 2017 riceviamo un ordine davvero diverso dal solito… perché dagli USA si fa avanti un compratore di entrambe le “Oscure Regioni”: è James Jenkins, da Richmond (Virginia), che ci scrive per sapere se accettiamo ordini di libri dall’estero e, se sì, come possiamo fare per le spese postali. Segue un breve carteggio via mail, in cui Jenkins ci spiega che sta imparando l’Italiano, e che vuole leggere qualche storia horror nella nostra lingua. E, cercando on line, si è imbattuto nelle due antologie di Luigi Musolino curate da RiLL (o forse, chissà, in una delle tantissime recensioni positive che quei due libri ricevettero).
Prontamente, accettiamo l’ordine e facciamo la spedizione. E, se devo essere del tutto onesto (come si dice in Inglese), io mi metto a googlare questo James Jenkins, scoprendo così che è il responsabile della Valancourt Books. Ma lì mi fermo… perché, essendo io abbastanza pigro, probabilmente pensai che difficilmente quel (graditissimo!) compratore americano si sarebbe davvero letto le due antologie RiLLiche…
…e invece mi sbagliavo di grosso, per fortuna!

Luigi, quello che ho appena raccontato è solo l’inizio della storia. Ma poi? Svelaci un po’ cosa è successo dopo… fino all’idea di realizzare “A Different Darkness and Other Abominations”.

Tutto nasce dall’intraprendenza e dalla curiosità di James Jenkins, che, oltre a essere un grande appassionato di narrativa fantastica e a gestire la Valancourt Books insieme a suo marito Ryan Cagle, è anche un formidabile poliglotta.
James aveva in mente una collana che raccogliesse racconti horror di scrittori provenienti da paesi non anglosassoni, quindi ha letto tantissime storie da diverse parti del globo. Tra cui quelle di Oscure Regioni
Si è subito dimostrato entusiasta riguardo la mia narrativa, e ha deciso di includere il mio racconto “Uironda”, edito in Italia da Kipple, nel Valancourt Books of World Horror Stories (vol. 1). Quando quel libro è stato pubblicato, nel 2020, e hanno iniziato a uscire le prime recensioni, “Uironda” compariva spesso tra i racconti preferiti dai lettori.
Da qui l’idea di James di pubblicare volumi dedicati ad alcuni autori di quella antologia. Oltre al sottoscritto, sono stati selezionati Anders Fager, svedese (che in Italia già conosciamo grazie a Edizioni Hypnos), e l’ungherese Attila Veres, autore di The Black Maybe, una delle antologie più strane e affascinanti che abbia letto negli ultimi anni.

Con quale criterio sono stati scelti i testi per “A Different Darkness and Other Abominations”?

James, instancabile, ha letto tutto ciò che ho pubblicato, e in buona sostanza abbiamo deciso insieme quali racconti includere nell’antologia. È stato un processo molto naturale e ci siamo sempre trovati d’accordo.
In qualche modo abbiamo optato per una selezione che rappresentasse il percorso e l’evoluzione della mia narrativa, partendo dai testi maggiormente legati al folk-horror di Oscure Regioni sino a giungere alle novelle più evolute della mia ultima raccolta pubblicata con Edizioni Hypnos, “Un buio diverso”.

“A Different Darkness and Other Abominations” raccoglie storie da molte tue opere uscite in Italia dal 2014 in poi: “Oscure Regioni” (le due antologie curate da RiLL), “Uironda” (ed. Kipple), “Pupille” (ed. Zona 42), “Un buio diverso” (ed. Hypnos). Davanti a una lista così lunga, ti chiedo: come si fa a farsi pubblicare? Cioè tu, passata la fase iniziale in cui partecipavi e vincevi concorsi letterari (fase culminata, se vuoi, con “Oscure Regioni”) poi come ti sei mosso? Come ti sei proposto agli editori? Penso sia un tema di interesse per tante persone che seguono RiLL…

Mi sono sempre presentato alle case editrici nel modo “classico”, ovvero inviando la mia opera, curata e revisionata il più possibile, sperando potesse piacere. A volte mi sono rivolto direttamente ai curatori di una determinata collana.
Penso che l’unico modo per farsi pubblicare sia presentare un prodotto valido, su cui si è investito tempo e passione. Bisogna curare il manoscritto come fosse un figlio: coccolarlo, lasciarlo riposare, tornarci su, non avere fretta.
Poi è logico che dopo le prime pubblicazioni e il piazzamento in alcuni concorsi, insomma, quando il nome comincia a circolare tra addetti ai lavori e appassionati, le cose diventano un po’ più semplici. Infine, col passare del tempo si impara anche a muoversi nel mercato editoriale e a capire quali editori possano essere più adatti e interessati a un determinato manoscritto.



La pubblicazione negli USA è particolarmente importante. Ma ormai non è un unicum, per te. Ad esempio, di recente noi due abbiamo parlato di ’O Mammone, il racconto con cui vincesti nel 2010 il Trofeo RiLL (e che è anche incluso in “Oscure Regioni - volume 1”), per una pubblicazione estera (di cui non anticipo nulla). Vorrei chiederti: quanta acqua è passata sotto i ponti, da quel racconto del 2010? Avresti mai immaginato che le tue storie avrebbero trovato tanto spazio nel mondo editoriale?

Vino sotto i ponti ne è passato tantissimo, e sono arrivate pubblicazioni e soddisfazioni che dieci, quindici anni fa non avrei nemmeno potuto immaginare. Quando ho iniziato a dedicarmi alla scrittura con regolarità, seguendo una sorta di richiamo o esigenza, l’unico obiettivo che mi ero prefissato era portare avanti questa passione al meglio e trovare una mia voce, dedicandovi tutto l’impegno e lo studio possibile. Poi l’obiettivo è diventato pubblicare, sperando che le mie storie potessero piacere a qualcuno là fuori. Sono arrivati i premi, le pubblicazioni, le antologie, e la voglia di confrontarmi col formato romanzo. Un po’ di fortuna, che non fa mai male, ed ecco la pubblicazione negli States.
Non avrei mai immaginato tutto questo nemmeno nei miei sogni più sfrenati. Ma ci sono la consapevolezza e l’orgoglio di aver lavorato molto per arrivare a questo punto. E soprattutto c’è l’amore per la narrativa horror, che ho sempre cercato di approcciare nel modo più onesto e appassionato e, spero, anche personale. In fondo, tutto questo percorso non è stato altro che un modo per omaggiare e dare il mio piccolo contributo a una letteratura che mi fa sognare e riflettere sin da quando ero bambino.
E poi ci sono stati incontri e confronti con altri appassionati, altri autori dediti alla causa, diciamo così, sono nate amicizie, e per quanto mi riguarda questo è uno degli aspetti più belli di questa avventura.

Come vivi l’uscita di “A Different Darkness and Other Abominations”?

La vivo con forte emozione, con la speranza che possa piacere ai lettori in lingua inglese e che in qualche modo possa far capire all’estero che anche qui da noi esiste una scena weird-horror viva e vegeta, composta da scrittori validi e schiere di appassionati.
I punti di arrivo, per quanto mi riguarda, non esistono. O meglio, ne esiste uno soltanto, che è il loculo, la tomba, la tumulazione. Viviamo per evolvere, e tutto ciò che facciamo evolve con noi. Non smetterò mai di scrivere, di sperimentare, di immaginare nuove storie, e senza dubbio la mia scrittura muterà nel tempo. A Different Darkness… è quindi per me un meraviglioso traguardo che spero apra la porta ad altre possibilità, ma rappresenta solo una tappa di questo mio tragitto nel mondo della scrittura e del perturbante, di certo non un punto di arrivo.

A dimostrazione del fatto che la tua strada nel mondo della narrativa è ancora lunga, da poco ha preso forma una nuova pubblicazione estera, in Russia. Lo hai svelato tu stesso via Facebook. Posso chiederti di parlarcene un po’?

A fine 2022 ho firmato un contratto con un’importante casa editrice russa, la AST, per la pubblicazione di due raccolte di racconti nel biennio 2023-2024. Si tratta di una casa editrice che ha particolarmente a cuore l’horror e il fantastico, e che pubblica lavori di mostri sacri come Peter Straub, Ramsey Campbell, Thomas Ligotti, Adam Nevill e Clive Barker…
Non posso ancora rivelare quali racconti verranno tradotti, ma è una gran bella soddisfazione. È chiaro che la mia prima pubblicazione in Inglese stia ora aprendo nuovi sbocchi e prospettive, anche in altri paesi.
Sul versante italiano, invece, sono al lavoro su un nuovo romanzo con un’ambientazione inconsueta, che spero di completare entro fine 2023.


Con questa panoramica sui suoi progetti futuri si chiude la nostra intervista a Luigi Musolino, realizzata in occasione della pubblicazione negli USA della sua antologia personale A Different Darkness and Other Abominations (Valancourt Books).
Siamo sicuri che il viaggio di Luigi in campo editoriale e narrativo continuerà a lungo, sempre rigorosamente a un passo da quell’Abisso che abbiamo imparato a conoscere leggendo le sue storie. Allo stesso tempo possiamo dire (facendo nostre le sue parole in una delle risposte) che da “appassionati dediti alla causa” consideriamo l’incontro con Luigi Musolino uno dei più belli e forieri di soddisfazione di tutta la storia di RiLL... e gli ribadiamo da questa pagina la nostra amicizia e la nostra stima per il suo talento.



A Different Darkness and Other Abominations
di Luigi Musolino
Valancourt Books

316 pagine
Disponibile come libro cartaceo (in brossura e/o con copertina rigida) e come e-book (formato kindle e/o EPUB).
Pagina sul sito dell'editore
Pagina per l'acquisto su Amazon.

La copertina di “A Different Darkness and Other Abominations” è di Vince Haig.

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