Guido Alfani (1997, 2000)

Nel 2024 il Trofeo RiLL ha compiuto trent’anni!
Per festeggiare questo “compleanno”, abbiamo deciso di intervistare i vincitori e le vincitrici del concorso, dal 1995 a oggi: un viaggio nella storia del Trofeo RiLL, per parlare dei racconti che lo hanno vinto e delle persone che hanno scritto quelle storie (e la nostra storia). Pubblicheremo tutte le interviste nelle prossime settimane, fino a Lucca Comics & Games 2024.

Guido, tu hai vinto due volte il Trofeo RiLL: la terza edizione, nel 1997 (con il racconto “Inferno”), e poi la sesta edizione, nel 2000 (con il racconto fantastorico “Il peso degli angeli”).
Vorrei chiederti di parlarci dei tuoi due racconti, non solo a livello di trama, ma anche di quelle che erano le idee, gli spunti, gli obiettivi che ti eri dato quando hai scritto queste due storie…

Confesso che, per quanto mi ricordo (è passato un quarto di secolo! Roba da far tremar le vene ai polsi…), non c’è moltissimo backstage, nel senso che per quasi tutti i racconti che ho scritto ciò che ha contato è stata soprattutto la volontà di produrre un racconto a tema fantastico: e qui, il Trofeo RiLL per molti anni mi ha dato una bella motivazione.
Quindi, prima è venuta la decisione di scrivere un racconto a tema fantastico, e poi è arrivata l’idea – come un’intuizione: prima non sapevo cosa scrivere, e un momento dopo avevo il racconto quasi completamente sviluppato nella testa.
Questo è stato senz’altro il caso del racconto vincitore nel 2000, Il peso degli angeli. È una storia ambientata nell’età moderna, diciamo nel XVI secolo, a Venezia (ma potrebbe aver luogo in qualsiasi altra città con un minimo di tradizione mercantile). Quando l’ho scritto, stavo lavorando alla mia tesi di laurea in Storia Economica, che si occupava del periodo tra la metà del XV e l’inizio del XVII secolo: è possibile che l’idea di un racconto di ambientazione storica mi sia venuta da lì.
Invece nel caso di Inferno, il racconto vincitore nel 1997, lo spunto iniziale mi arrivò da una lettura relativa all’inferno nella tradizione cinese: un inferno molto organizzato, molto burocratico…

(per inciso, il racconto “Inferno” uscì nel 1997 su Mondi Incantati, che allora era semplicemente una pubblicazione autoprodotta da RiLL, fotocopiata e poi spillata a mano copia per copia; l’illustrazione di copertina di quel volumetto è la prima di sempre firmata dalla nostra” Valeria De Caterini per Mondi Incantati, NdR)

Cosa ricordi delle due premiazioni, delle partecipazioni a Lucca Comics & Games e, più in generale, dell’interazione con RiLL in quelle occasione (e dintorni)?

Una cosa che ricordo molto chiaramente è che la premiazione di Inferno nel 1997 fu per me la prima occasione di partecipare a Lucca Comics. Onestamente io inizialmente non conoscevo nemmeno l’esistenza della manifestazione, ma Elisa, la mia fidanzata (e ora mia moglie) sì. Proponemmo la cosa anche ad alcuni amici interessati ai “games”, e mettemmo su un gruppetto per fare il viaggio assieme in treno, da Torino.
Eravamo tutti giovani studenti universitari, quasi dei ragazzini, e ci divertimmo un mondo… Da allora, e per parecchi anni, divenimmo tutti assidui frequentatori della manifestazione. Anche con la città di Lucca, dove nessuno di noi era mai stato prima, fu amore a prima vista.
Penso di poter dire che con i RiLLini ci fu subito simpatia reciproca: e infatti siamo rimasti amici da allora… in generale, ho sempre pensato che il Trofeo RiLL fosse una grande idea e ho cercato di supportarlo come potevo. Ed eccomi qua anche ora.

Parliamo di te, adesso. Dalle due premiazioni del 1997 e 2000 di tempo ne è passato! Cosa fai adesso, cosa hai fatto, in ambito letterario e non?

Il 2000 è l’anno in cui mi sono laureato. Di lì a poco ho iniziato un dottorato di ricerca, il primo passo per una carriera universitaria. Ora sono professore ordinario di Storia Economica all’Università Bocconi, e la mia attività principale è la ricerca… il che vuole anche dire che non ho mai smesso di scrivere, anzi, per me scrivere è sostanzialmente la principale attività quotidiana, solo che mi concentro su testi scientifici. Sino ad oggi ho pubblicato cinque libri, più una dozzina di volumi curati e oltre cento articoli. Insomma sono un po’ un grafomane. A parte la produzione scientifica, inoltre, sempre più spesso scrivo testi rivolti a un pubblico più ampio e da parecchi anni collaboro con quotidiani. Ho iniziato con La Stampa e ora collaboro soprattutto con La Repubblica, ma mi è capitato anche di scrivere per testate straniere, persino (ma solo una volta!) per il New York Times.
Anche il mio ultimo libro, per quanto scientifico, è scritto per essere accessibile a un pubblico ampio. Si intitola “As Gods Among Men. A History of the Rich in the West” ed è stato pubblicato dalla Princeton University Press. A ottobre 2024 uscirà anche l’edizione italiana: “Come déi tra gli uomini. Una storia dei ricchi in Occidente”, per Laterza.

La mia idea per il futuro è scrivere qualche articolo in meno e concentrarmi di più sui libri, perché lo trovo più interessante sotto il profilo intellettuale e perché, francamente, mi diverto di più… e, a questo proposito, l’idea di tornare prima o poi anche alla narrativa (storica? Fantastica? Chissà…) c’è sempre!
Non è solo nostalgia dei tempi in cui ero giovane e partecipavo al RiLL; è, diciamo, un istinto che ho sempre avuto.


(per inciso, da qualche anno, tanto per ricordare anche a noi RiLLini quanto tempo è passato dall'epoca in cui premiavamo Guido Alfani, abbiamo il piacere di avere, fra i partecipanti del Trofeo RiLL, Flavio Valerio Alfani, figlio - oggi quattordicenne - di Guido e di sua moglie Elisa, NdR)

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