Francesco Corigliano (2023)

Nel 2024 il Trofeo RiLL ha compiuto trent’anni!
Per festeggiare questo “compleanno”, abbiamo deciso di intervistare i vincitori e le vincitrici del concorso, dal 1995 a oggi: un viaggio nella storia del Trofeo RiLL, per parlare dei racconti che lo hanno vinto e delle persone che hanno scritto quelle storie (e la nostra storia). Pubblicheremo tutte le interviste nelle prossime settimane, fino a Lucca Comics & Games 2024 e poco dopo.

Francesco, tu hai vinto il concorso nel 2023 con “Le case che abbiamo perso”, un racconto decisamente immaginifico, ambientato in un mondo in cui le abitazioni si muovono su gigantesche zampe meccaniche e gli umani sono invece stanziali, in piccole oasi. Vorrei chiederti di parlarci di questa storia, non solo a livello di trama, ma anche di quelle che erano le idee, gli spunti, gli obiettivi che ti eri dato quando l’hai scritta.

Per “Le case che abbiamo perso” mi ero prefisso due obiettivi.
Il primo era quello di scrivere qualcosa di diverso rispetto alle mie abitudini, una storia che mi permettese di spaziare rispetto al mio solito campo weird/ horror. Il secondo obiettivo, conseguenza del primo, era scrivere qualcosa che fosse fortemente legato a un'immagine, a un'impressione, che potesse risultare surreale senza le spiegazioni e i ragionamenti che a volte sono sottesi al Fantastico.
Avevo varie idee in lizza per questo racconto, ma quella delle case ambulanti, che incedono lentamente sulle loro zampe in mezzo a una steppa infinita, non mi lasciava più la mente. Dovevo scriverla, e nel farlo dovevo anche metterci qualcosa di mio, perché in qualche modo quel testo me lo chiedeva.
E così è venuto fuori un racconto che parla di migrazioni impossibili, di luoghi e di comunità; ma anche del senso del lutto, e della memoria che spesso ci tradisce sull'onda del sentimento, sia per inseguire il conforto sia per sprofondare ancora di più nella malinconia.

Cosa ricordi della premiazione e, più in generale, dell’interazione con RiLL in quell'occasione (e dintorni)?

Ancora fatico a credere di aver vinto il Trofeo RiLL. Ogni tanto ci penso e dico: wow, mi è successo veramente?
È stata una grandissima soddisfazione, principalmente perchè il Trofeo RiLL è un'istituzione del fantastico italiano, davvero un punto di riferimento nel caotico panorama della narrativa di genere del nostro paese.

Avevo già tentato la “scalata alla vetta”. In un'occasione ero arrivato tra i finalisti, con il racconto “Il proprietario” (un gran bel racconto di suspense, finalista nel 2018 e pubblicato nell'e-book Aspettando Mondi Incantati 2018, NdR), mentre la volta successiva non ci ero riuscito. Quest'ultima esperienza mi aveva fatto desistere, perché avevo provato a scrivere - anche in quell'occasione - qualcosa di diverso dal solito.
Eppure, dopo qualche anno ho sentito di doverci riprovare, usando gli stessi strumenti ma con un diverso approccio, ed è andata benissimo!

(per inciso, fra il 2018 e il 2023 il bravo Francesco ha conseguito un Dottorato di Ricerca sulla letteratura weird, ha pubblicato in ambito accademico articoli di critica letteraria dedicati al fantastico, al folk horror e al soprannaturale, oltre che il saggio “La letteratura weird. Narrare l’impensabile” (ed. Mimesis); in campo narrativo suoi racconti sono usciti in quegli anni su numerose riviste/ antologie e ha firmato l’antologia personale “Malasacra” (ed. Kipple, 2019); questo per dire che noi RiLLini siamo rimasti un po' stupiti di ritrovarlo nel 2023 fra i partecipanti del concorso... stupore che è poi divenuto soddisfazione, dopo aver letto “Le case che abbiamo perso”: un racconto che può risultare spiazzante ma ha dalla sua un'ambientazione originale e di particolare fascino, NdR)

Parliamo di te, ora. Il 2023 è appena dietro di noi... ma adesso cosa c'è, dietro l'angolo, per te? Insomma, che programmi hai, ora, in ambito letterario e non?

Per me scrivere è un'esigenza. Ci sono momenti di maggiore o minore produttività, ma sostanzialmente le storie premono per essere scritte e prima o poi devo dar loro forma. E, già che ci sono, provare a pubblicarle!

Nel 2024 ho pubblicato qualche racconto breve e soprattutto l'antologia "Spettri di pietra" con Edizioni Hypnos, che mi sta dando molte soddisfazioni.
Poi ho appena finito un romanzo breve, ne ho iniziato un altro e sto tirando giù la scaletta per il prossimo. Quanto ai racconti commissionati, meglio che non ci pensi più di tanto, perché ho così tante deadline che rischia di venirmi un colpo.
Insomma: c'è tanto da fare.






 

 

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