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Nel 2024 il Trofeo RiLL ha compiuto trent’anni!
Per festeggiare questo “compleanno”, abbiamo deciso di intervistare i vincitori e le vincitrici del concorso, dal 1995 a oggi: un viaggio nella storia del Trofeo RiLL, per parlare dei racconti che lo hanno vinto e delle persone che hanno scritto quelle storie (e la nostra storia). Pubblicheremo tutte le interviste nelle prossime settimane, fino a Lucca Comics & Games 2024 e poco dopo.
Massimiliano, tu hai vinto il concorso nel 2011, con “Il Funzionario”: un racconto di fantascienza che si focalizza più sulla riflessione (filosofica, quasi) che sull’azione. Vorrei chiederti di parlarcene, non solo a livello di trama, ma anche di quelle che erano le idee, gli spunti, gli obiettivi che ti eri dato quando l'hai scritto.
“Il Funzionario” nasce da un incubo e da un’ossessione. Un brutto sogno avuto quando ero all’università: una losca creatura, umana nell’aspetto ma con feroci denti da rana pescatrice, aguzzi e terribili, suona alla mia porta perché sostiene che è “suo dovere” mangiarmi vivo e non c’è nulla che io possa fare per evitarlo. Il suo tono è gentile, l’apparenza truce, ma al contempo - in qualche strano modo - rassicurante.
Elaborando quel sogno e parlandone con un amico, il discorso è sconfinato andando a toccare temi come la struttura della società umana, il rapporto tra gli esseri umani e la natura, il concetto (spesso alterato o comunque fallace) di “Giustizia”, che appartiene al costrutto delle relazioni sociali come le conosciamo. Decisi che valeva la pena scriverci un racconto, per spingere ad absurdum il principio e vedere che conseguenze potesse avere.
Il risultato è secondo me interessante e pone non banali quesiti sulla natura della nostra razza umana, sul suo “diritto” di stare al mondo a scapito di altre specie, ma anche su quello che noi pensiamo sia giusto o sbagliato (che può spesso dipendere dal contesto, dal punto di osservazione). Spinta agli estremi, la domanda focale è: “cosa accadrebbe se una razza superiore per forza, intelligenza, dominio, imponesse all’Uomo il suo concetto di catena alimentare? Sarebbe giusto, sbagliato o semplicemente naturale?”
Mi sono divertito a scrivere il racconto e a proporlo al Trofeo RiLL; ne è scaturito più di un dibattito tra gli amici scrittori e tra i lettori.
Cosa ricordi della premiazione, della partecipazione a Lucca Comics & Games e, più in generale, dell’interazione con RiLL in quell'occasione (e dintorni)?
Conservo un bellissimo e vivo ricordo della mia partecipazione alla premiazione a Lucca nel 2011, e alle conseguenti serate di presentazione del libro. Lucca Comics & Games è un evento spettacolare, che non manca mai di sorprendere qualsiasi geek appassionato di fantascienza e Fantastico. RiLL è sempre presente alla manifestazione, curando dibattiti interessantissimi sia per temi trattati che per ospiti presenti.
Per me è stato un grande piacere e un onore far parte della squadra e parlare del mio racconto in una sala gremita di gente. È stata anche una bella occasione per conoscere nuovi amici, scrittori, fan della fantascienza e qualche personaggio famoso con cui ho potuto interagire. Ho continuato ad andare a Lucca perché negli anni seguenti ho avuto il piacere di piazzarmi al secondo, terzo e quarto posto del concorso con altri racconti e quindi è stato un vero e proprio “flusso” di presenze ed emozioni.
Parliamo di te, adesso. Dal 2011 di tempo ne è passato! Cosa fai adesso, cosa hai fatto, in ambito letterario e non?
Continuo a scrivere: ho moltissimi racconti già scritti, alcuni dei quali hanno trovato posto in altrettante antologie di fantascienza.
Dopo l’uscita di L’ostinato silenzio delle stelle (l’antologia personale che RiLL ha dedicato ai racconti di fantascienza di Massimiliano), ho partecipato a SFIDA (altro concorso bandito da RiLL, NdR), venendo premiato più volte, e pubblicando così alcuni racconti su Mondi Incantati. Inoltre ho partecipato alla round robin story “Corrispondenze” (che prende spunto da un mio racconto), insieme ad altri scrittori e scrittrici della community RiLL.
Ho scritto per Edilet (Edilazio Letteraria), sull’antologia “Sherazade” curata da Marco Onofrio e Mariarita Pocino, il racconto “Il principio dell’Eternità”. Ho pubblicato per ALIA Evo, la bella antologia curata da Massimo Citi e Silvia Treves, “Il Consulente dei processi aziendali” e l’inedito (e per certi versi simile a “Il Funzionario”) racconto “L’Ospite”, in cui parlo di nuovo di relazioni tra razza umana e aliena. Recentemente, ho risposto al gentile invito di Francesco Grasso (due volte vincitore del premio Urania Mondadori) per pubblicare sull’antologia “PAntascienza” un racconto inedito: “La prigione del Sole”, che parla ancora di razze aliene e immigrazione. Sempre con Francesco Grasso avevo pubblicato “Guerriero Masai” sulla rivista dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Infine, l’amico Andrea Angiolino, notissimo game designer e giurato del Trofeo di RiLL, ha recentemente pubblicato un mio racconto sull’antologia “FutuRoma” (da lui co-curata con Luigina Sgarro, anche lei scrittrice RiLLica):si tratta di “La notte che bruciammo la Croma” (un racconto giunto secondo al Trofeo RiLL nel 2015), evidente omaggio a Gibson, dove tratto di una Roma postatomica, picaresca e derelitta, a metà tra il Cyberpunk e i “Racconti Romani” di Moravia.
Attualmente collaboro come redattore per IoGioco, la principale rivista italiana sui boardgames.
In cantiere ho diverse idee per espandere alcune idee in racconti lunghi, un bio-romanzo e un saggio di astronomia osservativa.