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Nel 2024 il Trofeo RiLL ha compiuto trent’anni!
Per festeggiare questo “compleanno”, abbiamo deciso di intervistare i vincitori e le vincitrici del concorso, dal 1995 a oggi: un viaggio nella storia del Trofeo RiLL, per parlare dei racconti che lo hanno vinto e delle persone che hanno scritto quelle storie (e la nostra storia). Pubblicheremo tutte le interviste nelle prossime settimane, fino a Lucca Comics & Games 2024 e poco dopo.
Laura, tu hai vinto il concorso nel 2019 con “Leucosya”, un racconto di fantascienza che mischia la space opera al tema del rapporto madre/ figlia. Vorrei chiederti di parlarci di questa storia, non solo a livello di trama, ma anche di quelle che erano le idee, gli spunti, gli obiettivi che ti eri data quando l’hai scritta.
“Leucosya” è un racconto che nasce dalla mia esperienza come madre. Il nucleo sci-fi è venuto fuori durante una delle chiacchierate di brainstorming che ogni tanto faccio con mio marito, il mio supporter numero 1, per trovare nuove idee e valutare con un occhio “esterno” quali potrebbero funzionare.
Tuttavia, per quanto mi piacesse l’idea di una bella storia di fantascienza “classica”, con l’astronave sola nello spazio e un buon plot twist, sentivo che all’idea mancava un’anima, se così si può dire; c’era bisogno di qualcosa che potesse davvero coinvolgere il lettore. Così ho riflettuto su quali fossero i timori che ogni genitore nutre, io in primis, ed è nata l’idea di parlare di difficoltà di comunicazione fra madre e figlia, della paura che ogni genitore sente nel veder crescere i propri bambini, il timore di vederli allontanarsi, in qualche modo di perderli. E questa piccola angoscia, che credo in fondo covi nell’animo di ogni madre o padre, è stato ciò che ha reso “Leucosya” il racconto che è.
Cosa ricordi della premiazione, della partecipazione a Lucca Comics & Games e, più in generale, dell’interazione con RiLL in quell'occasione (e dintorni)?
Far parte della grande famiglia di RILL è sempre stata una fonte di bellissime esperienze. Prima di vincere il Trofeo RILL nel 2019 con “Leucosya”, ero arrivata quarta qualche anno prima, ed ero stata in due occasioni fra i vincitori di SFIDA (i racconti cui Laura si riferisce sono rispettivamente "A casa del Diavolo", "Oltre la valle" e "La pescatrice di perle", tutti poi raccolti, come anche il già citato "Leucosya", nell'antologia personale che RiLL ha dedicato alle sue storie: “La Luna e L'Eden”, NdR).
Ogni volta, il mio piazzamento è stato un’occasione per una visita a Lucca, dove incontrare di nuovo amici e colleghi scrittori in un’atmosfera tanto bella e vitale da essere quasi fuori dal mondo.
Confesso di essere una grande nerd, che adora il fantasy, la fantascienza, i giochi di ruolo, i fumetti e chi più ne ha più ne metta, per cui LCG rappresenta per me più o meno il Paradiso in terra. Devo a RiLL tanti bei week-end, e anche delle care amicizie che tuttora vanno avanti.
(nella foto qui accanto: Laura Silvestri premiata da Francesca Garello a LCG 2019, in una sorta di ideale "passaggio di testimone" fra donne che hanno vinto il Trofeo RiLL; la foto è di Nicola Catellani, NdR)
Parliamo di te, ora. Dal 2019 di tempo ne è passato! Cosa fai adesso, cosa hai fatto, in ambito letterario e non? Come già accennato, RiLL ha dedicato ai tuoi racconti un'antologia personale, “La Luna e L'Eden”, ma hai pubblicato anche altro...
Sicuramente RiLL ha avuto un grande impatto nel mio percorso come autrice.
“La Luna e L'Eden”, la raccolta di miei racconti curata da RiLL, rimane uno dei lavori di cui personalmente sono più soddisfatta (quelli che consigli quando il conoscente di turno dice: “Ma davvero scrivi? E cosa posso leggere di tuo?” Ecco, quelli).
All’antologia RiLLica sono seguiti diverse altre pubblicazioni di racconti e romanzi, tra cui un’apparizione sull’Urania Millemondi dell’estate 2023, “Coloni dell’universo”, tutto dedicato agli autori italiani di fantascienza (e, va detto, finire su Urania era un po’ il mio sogno di ragazzina appassionata di sci-fi).
Al momento, confesso che sono in quella che si potrebbe definire una “pausa creativa”. Sto dedicandomi ad altre attività, e nel frattempo valuto che direzione vorrei che prendesse il mio rapporto con la scrittura, che è il mio hobby e la mia passione da quando sono stata in grado di tenere in mano una penna.
Ma naturalmente, sotto sotto, le idee non si fermano mai…