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Nel sommario del numero di maggio 2007 della rivista Caleidoscopio, curata dal Gruppo Neverland nell’ambito dell’Università di Pavia, spicca anche un report sulle nostre attività, a firma di Virginia Fabrizi…
Che cosa scrive chi scrive racconti fantastici oggi?
È ponendomi questa domanda che ho scoperto l’esistenza di un’associazione degna, a mio parere, di attenzione. Si tratta di RiLL: il suo nome è un acronimo e sta per Riflessi di Luce Lunare.
Nata una quindicina di anni fa come associazione che si occupava di giochi di ruolo, RiLL è in seguito passata attraverso varie esperienze, a partire dalla creazione di una rivista amatoriale dedicata ai giochi e alla “cultura ludica” in generale.
In seguito, il campo di interesse di RiLL si è allargato, fino a comprendere, tra le altre cose, l’istituzione di un concorso letterario (il Trofeo RiLL, appunto) dedicato ai racconti fantastici, giunto quest’anno alla tredicesima edizione.
Il Trofeo RiLL rappresenta un po’ un’eccezione nel panorama dei concorsi letterari italiani, perché è partito da un ambito particolare, in qualche modo esterno alla letteratura, per arrivare a un notevole successo. Inoltre - aspetto non di poco conto - il concorso rappresenta un canale di circolazione per opere appartenenti a generi che non hanno molto spazio nell'editoria. I racconti premiati, infatti, vengono pubblicati ogni anno su un’antologia della collana Mondi Incantati, oltre che sul sito dell’associazione (dove, per chi è interessato, è possibile anche consultare il bando).
L’idea che sta alla base del concorso è che “fantastico” sia tutto ciò che va al di là del reale, tutto ciò, insomma, che permette di viaggiare con la fantasia; si va quindi oltre la tradizionale distinzione tra i diversi generi (fantasy, fantascienza, horror), per dare spazio anche a quelle forme artistiche che stanno a metà fra generi diversi, e che perciò trovano difficoltà ad inserirsi all’interno dei concorsi letterari dedicati a ogni singolo ambito. Questa impostazione ha dato buoni frutti, perché negli anni trascorsi sono pervenuti alla commissione giudicatrice anche racconti molto originali, ricchi di immaginazione ma non classificabili strettamente in un genere preciso.
La scelta dei racconti presenti su internet, tra l’altro, mi sembra decisamente buona, e colpisce proprio per la sua varietà.
Vi si trovano storie di fantascienza, spesso ambientate in un futuro non troppo lontano e reso cupo da una civiltà tecnologica che ha inghiottito le emozioni e il senso della vita, prove di un fantasy rivitalizzato, a volte, da una buona dose di ironia, ma anche rivisitazioni di fiabe tradizionali, situazioni quotidiane in cui elementi di assurdo irrompono con effetti surreali o racconti pervasi da un’atmosfera cupa e angosciosa, dominata spesso dalla presenza della morte.
Fa piacere constatare come esistano scrittori e appassionati capaci di aprire nuovi orizzonti a un ambito narrativo che merita di essere coltivato, e di variare al suo interno in modo non banale. E fa piacere anche, nella generale difficoltà che gli autori esordienti incontrano nel pubblicare, trovare delle iniziative che permettano di far conoscere e apprezzare chi scrive qualcosa di valido.
RiLL ringrazia Virginia Fabrizi per la gentile attenzione dedicataci, e Damiano Latella per averci messo in contatto con lei e la redazione di Caleidoscopio.