Addio, Franco

Ieri mattina, 23 luglio 2007, il nostro amico Franco Cuomo si è spento a Roma. Aveva 69 anni.

In questo triste momento, RiLL si unisce al cordoglio e si stringe sentitamente alla famiglia, in particolare alla moglie Velia e al figlio Alberto, ricordando con affetto e già nostalgia il costante supporto che Franco ha dato alle nostre iniziative in tutti questi anni.

Conoscevamo Franco Cuomo di persona dal 2001, quando accettò di entrare nella giuria del Trofeo RiLL, e da prim'ancora, come “semplici” lettori delle sue opere, in particolare dei suoi romanzi sul cavaliere templare Gunther d’Amalfi, che lo avevano portato in finale al prestigioso premio Strega.

Cercare le parole per un evento tanto triste quanto assolutamente inatteso è difficile, trovarle davvero arduo. Specie per chi, come noi, ha avuto il piacere di incontrarlo e di collaborarci sino all’ultimo, apprezzandone sempre l’attenzione, l’umanità, la cultura.

L’ultima intervista Franco l’ha concessa proprio a un RiLLino, Edoardo Cicchinelli, per la testata on line Quaderni Radicali. Una chiacchierata sul filo del ricordo, sulla sua attività di drammaturgo, e su Carmelo Bene, con cui Franco aveva condiviso memorabili scorribande, sul palco e nella vita.

A inizio giugno aveva incontrato con noi gli studenti del Liceo Classico Eugenio Montale di Roma, e lo vediamo chiaramente, con la memoria, parlare - ancora una volta, con la consueta passione - dei “suoi” amati Templari, delle storie di Cavalleria che tanto hanno caratterizzato le sue opere di narrativa.

In questi anni abbiamo avuto il piacere di conoscere bene Franco, che ha sempre voluto sostenere le nostre iniziative, con entusiasmo e convinzione.
Ricordiamo e ricorderemo il suo spirito libertario, i suoi aneddoti sui tanti personaggi della cultura italiana che aveva conosciuto, e le sue battute fulminanti, spesso autoironiche, ma talvolta anche amare, improvvisamente cupe…

Dovevamo incontrarlo in questi giorni, per consegnargli, come ogni luglio, i racconti finalisti del Trofeo RiLL.
Già a maggio ci aveva dato il suo racconto per la nostra antologia di quest’anno… il primo dei giurati a farlo, lui che non si vergognava di ammettere di indulgere talvolta alla pigrizia…

Un suo romanzo inedito, sul cavaliere Squinn de Floyran, il templare che tradì l’Ordine portandolo alla rovina giusto settecento anni fa, è in attesa di essere pubblicato. Un’ultima storia ambientata fra le pieghe e i misteri della Storia, ai quali Franco ha dedicato nelle sue opere tante ricerche e tanto lavoro.

Viene alla mente, in questo momento, la scena finale di un suo vecchio lungo racconto, Scroll, quando William Shakespeare, fuggito avventurosamente da Londra e da tutti dato per morto, incontra a Madrid Miguel De Cervantes, che gli propone di aiutarlo per un romanzo cavalleresco che sta scrivendo… “Va bene, ma i dialoghi li scrivo io”, risponde Shakespeare.
Speriamo che Franco si sia già unito a loro.

 

Nella foto: Franco Cuomo, a Lucca Comics & Games 2005, mentre presenta al pubblico il racconto quarto classificato dell'XI Trofeo RiLL, Volevo solo vedere le stelle, di Jari Lanzoni.

 

 

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