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Un'ambientazione generica per giochi di ruolo fantascientifici
di Ciro Alessandro Sacco
[pubblicato su RiLL10, novembre 1997]
Il Pianeta degli Schiavi è un mondo che sembra essere la materializzazione del concetto stesso di guerra interminabile: sulla superficie devastata da un conflitto vecchio di migliaia e migliaia di anni due popoli si danno battaglia costantemente, in cerca di un'impossibile ed inutile vittoria.
Il Pianeta degli Schiavi ha l'aspetto di una palla nera, che percorre gli spazi galattici senza alcuna meta apparente.
La superficie è ogni tanto illuminata da scariche energetiche di formidabile potenza, che distruggono o danneggiano gravemente qualsiasi veicolo spaziale penetri nella sua atmosfera. Inoltre il pianeta emette una serie di onde gravitazionali che attirano infallibilmente ogni oggetto metallico si avvicini a meno di cinque anni luce, facendolo precipitare sulla superficie. Ad un anno luce dal pianeta, poi, tutte le funzioni delle astronavi catturate vengono interrotte (ad esclusione dei sistemi di mantenimento d'emergenza).
Se le astronavi non vengono distrutte dalle scariche energetiche o esplodono all'impatto con la superficie, i superstiti si trovano di fronte ad un autentico paesaggio dantesco (vedi il paragrafo La Superficie). In ogni caso, comunicare con l'esterno dell'atmosfera è del tutto impossibile.
L'atmosfera è di tipo ossigeno-azoto e la gravità di 0,9 G (leggermente meno forte di quella terrestre). Per qualche misterioso motivo, malgrado la sterilità della superficie, l'atmosfera che circonda il pianeta continua ad essere respirabile.
La Superficie
E' un deserto di sabbia marrone, privo ormai di qualsiasi forma di vita animale e vegetale, dopo le devastazioni di un conflitto vecchio di decine di secoli. Il paesaggio è punteggiato dalle carcasse delle astronavi precipitate, dai rottami dei mezzi e delle armi adoperate per combattere la Guerra Interminabile e dagli scheletri di tutti i miliardi di soldati caduti.
Il solo elemento che contrasta con questo paesaggio di morte e distruzione sono le rovine delle città che di tanto in tanto appaiono sulla superficie, testimonianza d'una antica civiltà di cui però più nessuno conserva il ricordo.
Il solo punto in cui la superficie non è una distesa di sabbia e rocce è rappresentato dai poli, molto più freddi di quelli terrestri e di conseguenza privi di carcasse o rovine (le poche astronavi che vi precipitano vengono rapidamente coperte dal ghiaccio o dalla neve).
Il Sottosuolo
Qui si trovano le basi sotterranee, le fabbriche ed i quartier generali delle due fazioni in lotta. Le varie installazioni devono però essere raggiunte dalla superficie e non da gallerie sotterranee, troppo vulnerabili e difficili da costruire.
Fatto sconosciuto a quasi tutti gli odierni abitanti del pianeta, le rovine delle città si estendono in profondità nel sottosuolo e contengono ancora molti segreti interessanti.
I Popoli in conflitto
Il pianeta è stato diviso praticamente in due dal conflitto che oppone i due popoli che attualmente vi risiedono, i Ss'lash (una sorta di medusa che deve sempre vivere nell'acqua e che comunica con la telepatia) ed i Maglurh (una razza di rettili a sangue caldo dall'aspetto umanoide ma con quattro braccia).
La linea del fronte attualmente corre quasi esattamente lungo l'equatore, ma in passato si è spostata quasi ovunque sulla superficie planetaria, con il risultato che rottami e scheletri si possono trovare un po' dappertutto.
I due popoli hanno dimenticato il perchè della loro guerra, ma continuano ciecamente a combattersi nella convinzione apparente che, una volta finito il conflitto, potranno trovare un modo per andarsene da questo mondo morto.
Oltre a loro, ormai una modesta minoranza, sul pianeta vivono tutte le forme di vita umanoidi e non umanoidi in grado di adattarsi alla gravità e all'atmosfera di tipo ossigeno-azoto, che sono state arruolate per combattere la Guerra Interminabile.
Sia i Ss'lash che i Maglurh credono che il nemico sia responsabile dell'odierna propria prigionia nel Pianeta, e quindi sono divisi da un odio insuperabile. A parte questo, diecimila anni di lotta li hanno uniformati quasi completamente ad una cultura militarista spinta all'estremo.
Il Segreto del Pianeta degli Schiavi
Nessuno dei due popoli in conflitto, nè tanto meno i loro schiavi-soldati, conosce il segreto delle onde gravitazionali e delle scariche energetiche che, pur permettendo alle due fazioni di procurarsi costantemente soldati (cioè gli ex-passeggeri delle astronavi precipitate sul Pianeta, e i loro discendenti), impedisce a chiunque di abbandonare la superficie planetaria. Il segreto si trova celato sotto i poli, dove risiedono gli ultimi esponenti del popolo originario di questo mondo, i Bliss.
I Bliss sono una razza umanoide, con molte affinità coi terrestri, che circa quindicimila anni fa cominciarono una sanguinosa guerra civile per questioni ormai sepolte dal tempo. Gli antenati dei Ss'lash e dei Maglurh vennero chiamati a combattere come mercenari in questa guerra, una volta che i Bliss decimati si accorsero che la loro razza stava per estinguersi, dopo che il conflitto aveva ridotto il loro mondo, una volta splendido, ad un deserto.
I Bliss superstiti si ritirarono sotto i poli, costruendo due città sotterranee (una per ciascuna delle fazioni) e poi misero in opera il sistema di onde gravitazionali e di scariche energetiche per permettere ai loro mercenari di continuare la lotta, fino alla vittoria finale, con un costante rifornimento di soldati. Prima di andarsene, cancellarono dalla memoria dei mercenari qualsiasi ricordo della propria esistenza e questi si convinsero di essere indigeni del pianeta.
Oggi i Bliss, ridotti a poche migliaia di individui, si stanno lentamente spegnendo per mancanza di qualsiasi stimolo esterno e non sono ormai nemmeno in grado di pensare alla possibilità di liberare i loro schiavi ed abbandonare il loro mondo, per ricostruire una patria altrove.
Intanto, quando il Pianeta entra in una zona popolata dello spazio, fa strage di astronavi e stazioni spaziali, garantendo un costante rinnovamento dei combattenti. Quando l'ultimo Bliss morirà non sarà più possibile disattivare le macchine che isolano il Pianeta dal resto dello spazio e gli infelici suoi "abitanti" si troveranno a combattere per il resto dell'eternità.
Possibilità di Avventure
Il Pianeta degli Schiavi potrebbe restare semplicemente una sorta di "triangolo delle Bermuda" spaziale che vaga per le galassie e viene costantemente evitato dalle astronavi: in questo caso, potrebbe rappresentare un enigma irrisolto come i tanti che non dovrebbero mancare in una buona campagna fantascientifica.
Se invece il Master volesse coinvolgere i propri PG in modo più attivo, potrebbe far loro incontrare il Pianeta proprio quando appare nello spazio conosciuto (oppure far sì che siano proprio loro a cercarlo), facendoli poi precipitare sulla superficie, malconci ma ancora vivi.
I PG hanno di fronte più possibilità di quanto si pensi a prima vista: potrebbero decidere di schierarsi risolutamente con una delle parti in lotta, sperando che con la vittoria la guerra finisca e sia possibile andarsene (es. costruendo un'astronave veramente formidabile). In alternativa, potrebbero cercare di metter pace tra le due fazioni, spiegando l'assoluta inutilità della lotta e tentando di unire gli sforzi per abbandonare il Pianeta (ma i Bliss interverrebbero cercando di sabotare ogni tentativo di pacificazione).
I PG potrebbero anche indagare nelle rovine misteriose, arrivando a scoprire il segreto dei Bliss, magari aiutati da qualche antichissima registrazione nei computer o da qualche vecchio combattente che ha intuito un frammento di verità: una campagna volta a scoprire l'esistenza dei Bliss, con viaggio ad uno dei poli (il tutto con guerra tremenda in corso!), il contatto e il tentativo di convincerli ad abbandonare questo mondo morto liberando anche i loro schiavi- soldati.
E cosa succederebbe se i Ss'lassh ed i Maglurh, una volta di fronte alla verità, decidessero di sterminare i colpevoli della loro atroce prigionia, rischiando di non potersene andare mai più dal Pianeta?