Alberto Cola (2004, ex aequo)

Nel 2024 il Trofeo RiLL ha compiuto trent’anni!
Per festeggiare questo “compleanno”, abbiamo deciso di intervistare i vincitori e le vincitrici del concorso, dal 1995 a oggi: un viaggio nella storia del Trofeo RiLL, per parlare dei racconti che lo hanno vinto e delle persone che hanno scritto quelle storie (e la nostra storia). Pubblicheremo tutte le interviste nelle prossime settimane, fino a Lucca Comics & Games 2024.

Alberto, hai vinto il concorso nel 2004: era la decima edizione ed è stato l’unico anno con un ex aequo al primo posto (tu e Francesca Garello). Il tuo racconto, “Crescerà, a poco a poco”, forse oggi si definirebbe weird, e si caratterizza per “tirare in ballo” tre mostri sacri come il mago Houdini, l'attrice Sarah Bernhardt e lo scrittore Arthur Conan Doyle. Vorrei chiederti di parlarci del racconto, non solo a livello di trama, ma anche di quelle che erano le idee, gli spunti, gli obiettivi che ti eri dato quando hai immaginato e scritto questa storia.

In realtà è molto semplice, è colpa di quella dote che chi ambisce a scrivere dovrebbe avere in quantità: la curiosità.
Casualmente scoprii che Arthur Conan Doyle era stato amico di Houdini, amicizia terminata quando quest’ultimo iniziò a smascherare truffatori dello spiritismo, àmbito di cui il padre di Sherlock Holmes era fervente frequentatore. E proprio in quel contesto Conan Doyle aveva iniziato a seguire Edgar Cayce, altro personaggio fondamentale del racconto, spiritista di fama mondiale. Ma cosa c’entra Sarah Bernhardt, considerata “la Divina” del teatro dell’epoca? C’entra, perché fu lei, che conosceva Houdini, a chiedergli se, usando la sua magia (si credeva fossero tali le sue performances), avrebbe potuto farle ricrescere la gamba, amputata a causa di una malattia.
Ora, quando un autore scopre l’intreccio tra questi quattro personaggi e una gamba amputata da far ricrescere, può resistere? La risposta fu Crescerà, a poco a poco, che l’anno seguente vinse anche il premio Italia come miglior racconto su pubblicazione professionale.

Cosa ricordi della premiazione, della partecipazione a Lucca Comics & Games e, più in generale, dell’interazione con RiLL in quell'occasione (e dintorni)?

Conservo ancora la foto. Una giornata memorabile a Lucca, anche perché fu il mio primo contatto dal vivo con RiLL e coloro che ne gestivano le sorti. L’entusiasmo, gli abbracci con Francesca Garello e la soddisfazione, allora come oggi, di aver fatto parte di qualcosa di prezioso. E questi trenta anni lo dimostrano.

(per inciso, il buon Alberto non si è limitato a citare la foto: ce l'ha fornita lui stesso, evitandoci di cercarla negli archivi RiLLici!! Quindi la ri-pubblichiamo in calce a questa intervista; essendo stata quella l'unica volta della storia del concorso con un ex aequo al primo posto, i vincitori sul palco sono due, Francesca Garello a sinistra e Alberto Cola a destra, ognuno con la meritata targa premio; fra loro, da sinistra, i due giurati premianti: Giulio Leoni, celebre autore di mystery e romanzi storici, che abbiamo il piacere di avere ancora in Giuria, e Massimo Mongai, vincitore del premio Urania Mondadori, per tantissimi anni giurato del Trofeo RiLL e che purtroppo è venuto a a mancare nel 2016, NdR)

Parliamo di te, adesso. Dal 2004 di tempo ne è passato! Cosa fai adesso, cosa hai fatto, in ambito letterario e non?
In parte anche noi di RiLL siamo stati tuoi “complici successivi”, con successive pubblicazioni di racconti su Mondi Incantati... ma in realtà tu hai fatto davvero tanto di più (dal premio Urania Mondadori fino ai recenti libri per ragazzi).


A dire il vero sono un anarchico della parola, nel senso che scrivo quando mi va e quel che mi va. Forse è per questo che ho nel computer quattro romanzi non pubblicati per i motivi più vari – e assurdi, secondo il mio punto di vista. Ma resta il fatto che dopo quella vittoria al Trofeo RiLL arrivarono le pubblicazioni con Mondadori (nel 2010 Alberto Cola ha vinto il prestigioso premio Urania con il romanzo "Lazarus", NdR), Delos, Kipple, Curcio, Piemme, Hypnos…
Ho attraversato molti generi ed età, visto che negli ultimi anni mi diverto con i romanzi per ragazzi (in particolare, sono da citare i suoi libri della collana La Bottega delle Ossa, edita da Hypnos, NdR).
Perché se mi tolgono il divertimento, cosa resta?



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