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Come i precedenti volumi, anche la decima uscita della collana Mondi Incantati ha ricevuto molte segnalazioni e recensioni.
Oltre a quelle riportate in questa pagina, ringraziamo la rivista Linus, l’agenzia di stampa ADN Kronos, i quotidiani L’Unità (che ha ripreso la nostra intervista a Luigi Musolino, autore del racconto vincitore del XVIII Trofeo RiLL che dà il titolo all’antologia) e La Gazzetta di Modena.
Molte grazie, poi, ai numerosi siti web che hanno parlato del libro e del Trofeo RiLL; l’elenco sarebbe davvero lungo, ma vogliamo ricordare almeno Med-Fantasy, Saltinaria, La Tela Nera, Satyrnet, 2099.it, Fantasy Magazine, Studio 83, Modulazioni, La Zona Morta, Writer’s Dream, Terre di Confine, Futuro Tornato, Fantascienza e dintorni, l’agenzia Nota Bene Comunicazione, i portali regionali Culturalazio, Incontragiovani, Vivilazio e il Portale Giovani del Comune di Firenze.
(ci scusiamo, ovviamente, con chi abbiamo dimenticato di citare.... essere esaustivi era davvero impossibile).
Detto ciò, veniamo alla rassegna delle recensioni più significative:
(Stefano Sacchini, Fantasy Planet)
Sicuramente [Il Carnevale dell’Uomo Cervo e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni] è una lettura illuminante se si vuole conoscere lo stato della letteratura fantastica in Italia, le direzioni imboccate, le influenze principali: significativo è il fatto che, come sugli scaffali delle grandi librerie da un po’ di anni a questa parte, la fantascienza è quantitativamente in diminuzione a favore della fantasy e, soprattutto, del fantastico nel senso più ampio del termine, tipo horror, streghe e fantasmi, realismo magico e rivisitazioni mitologiche. […] Anche in questa edizione l’alta qualità dei racconti del RiLL è garantita dalla presenza di nomi importanti fra i giurati: fra questi più di un vincitore del Premio Urania nonché alcuni autori di veri e propri bestseller del fantastico italiano.
Senza entrare nel dettaglio, tutte le storie sono intriganti e ricche di spunti originali, capaci di trasmettere al lettore emozioni e messaggi di vario tipo. Si passa dal new weird di stampo “lovecraftiano” de Il carnevale dell’Uomo Cervo di Luigi Musolino, racconto vincitore del RiLL, alle distopie fantascientifiche de La ragazza che non sapeva contare del duo Urbani-Viola, e Trasformazione di Maria Francesca Zini; dai cimenti fantasy sia tradizionale (La recluta muta) sia mitologica (Ulisse e la tartaruga) di Antonella Mecenero, a racconti con venature horror come Unda di Matteo Doglio, Un carnevale rosso sangue di Gordiano Lupi e La pazzia dell’Inquisitore Alfonso Uscariz di Massimo Pietroselli.
Oltre ad alcuni esempi di letteratura surreale e onirica, opera di scrittori del calibro di Sergio Valzania, Donato Altomare e Enrico Di Addario (tanto breve quanto geniale il suo L’Unica Chiave Che Apre), si possono leggere delle vere e proprie perle fantascientifiche, come quella di Massimo Mongai, con il suo Kaarg, il Guerriero, e Sorella Oscura di Mariangela Cerrino.
Da segnalare inoltre la presenza della bravissima Luigina Sgarro con ben due racconti, il fantascientifico Anni luce e il fantasy-mitologico Il ritorno di Ulisse, molto diversi tra loro per ambientazione e genere ma accomunati da una sottile quanto intensa vena lirica. A concludere c’è il simpatico Lorica Universalis Contra Calamitosam Apocalypsem, con cui Francesca Garello ha voluto omaggiare il Trofeo RiLL, una delle più interessanti realtà del panorama fantastico italiano.
(Daniele Barbieri)
Ogni anno fra Natale e Befana c’è chi si strafa di panettoni o pandoro. Teneteveli, io ho la mia antologia RiLL. E stavolta mi è parsa più gustosa del solito.
[…] Dal ’94 (capperi: c’era Berlusconi, ve lo ricordate quel tipo strambo? Fortuna che fu una meteora…) il Trofeo RiLL offre un’utile panoramica - vecchi e soprattutto nuovi nomi - sul fantastico italiano, cioè fantascienza, horror, fantasy e altre sfumature del non realismo.
[…] I 20 racconti nel’antologia seguono lo schema 4, 7, 1, 5, 3. I primi 4 sono vincitori del XVIII trofeo RiLL (226 i racconti inviati) poi ci sono le opere dei 7 giurati del concorso più 1 omaggio a Franco Cuomo, seguono i 5 migliori testi di SFIDA, ovvero un premio parallelo riservato agli ex finalisti del Trofeo, e per concludere i 3 vincitori di Un racconto in mostra, concorso bandito per il ventennale di RiLL.
Il primo racconto, che dà anche il titolo all’antologia, e vincitore del trofeo, è del torinese Luigi Musolino: ricco di idee e ritmo, con un finale dubbioso qb (quanto basta). Fossi stato in giuria avrei dato la vittoria a La ragazza che non sapeva contare, della coppia Paola Urbani ed Emanuele Viola: tristemente geniale, anticipando qb (quei bastardi…), dunque in coerenza con l’agenda Monti. Questa coppia di autori è piuttosto insolita: sono madre e figlio, umanista lei e informatico lui, separati da un oceano ma uniti dallo scrivere. Il terzo posto è stato assegnato a La recluta muta di Antonella Mecenero: grazioso, romantico, esile e qb (quasi balsamico) per ottimismo. […]
Poi ci sono i racconti dei giurati che, a mio avviso, qualche volta in passato non si erano abbastanza impegnati, forse dormendo sugli allori. Stavolta erano in forma.
Insolito e metempsicotico Kaarg, il guerriero di Massimo Mongai; buon sapore d’altri tempi per La ballata del fante mai tornato di Donato Altomare; un bel corto circuito fra reale e non in La vecchia torre di Andrea Angiolino; doloroso quanto riuscito Un carnevale rosso sangue di Gordiano Lupi; con Sorella oscura Mariangela Cerrino vola all’altezza della sua fama; a ricordarci quanto sia pericoloso costruire il regno di Dio in terra è La pazzia dell’inquisitore Alfonso Uscariz di Massimo Petroselli; ci sono poi, come d’abitudine, le variazioni di Sergio Valzania sul movimento paracarrista che come tutte/i non sapete ha influenzato (o lo avrebbe fatto se fosse esistito) la prima metà del Novecento. Ma sono proprio i paracarri stradali? Leggere per credere.
Il maestro di Salon, tratto dal suo vecchio romanzo "Il signore degli specchi" è un omaggio a Franco Cuomo, giurato del Trofeo RiLL per 6 anni e morto nel 2007. […]
SFIDA funziona così: RiLL invita finaliste e finalisti dei concorsi passati a costruire un racconto partendo da 5 tasselli (se ne possono scartare due). Questa volta gli elementi da “cucire” erano Ulisse come personaggio; la neve tutto intorno come luogo; un kukri, coltello
nepalese, come oggetto; la frase di Tiziano Terzani "Anche leggere il futuro sarebbe contro le regole" (tratta da "Un indovino mi disse", che vi stra-consiglio); infine tartaruga come parola.
in questa sezione sono state premiate tutte donne […]. Ecco le magnifiche cinque: Nostos di Angela Di Bartolo è una bella riscrittura dell’Odissea, si potrebbe dire… senza ritorno; Il ritorno di Ulisse è invece eterno e felice nel racconto di Luigina Sgarro; tenerissimo è anche il ritorno (fantascientifico che più non si può) in Anni luce, ancora di Luigina Sgarro; remo in spalla e sogni da evitare in Trasformazione di Maria Francesca Zini; geniale Ulisse e la tartaruga di Antonella Mecenero, ed è particolarmente interessante il confronto con l’altro suo racconto – La recluta muta, terzo classificato al trofeo RiLL– perché tanto qui l’autrice è cattiva e tanto lì fa la tenera.
C’è ancora da dire di "Un racconto in mostra" (per il ventennale di RiLL), ovvero un nuovo premio letterario, riservato ovviamente a ogni sfumatura del fantastico. Con due sole caratteristiche: la brevità (1800 battute al massimo); [e che il titolo di ogni racconto] contenga un acronimo della parola "Lucca". I tre finalisti compaiono qui a pari merito perché, al momento di stampare il volume, non era noto il giudizio finale del pubblico di Lucca (Lealmente Uniti Con Cento Altri) Comis & Games 2012. E voi leggeteli così, se vi va votate e poi verificate sul sito chi ha vinto: io avrei scelto l’ironia di Francesca Garello in Lorica Universalis Contra Calamitosam Apocalypsem.
(Andrea Franco, OperaNarrativa, dicembre 2012)
Ci risiamo: ancora un libro con il meglio del meglio della produzione fantastica delle più interessanti penne italiane. Accattivante il titolo del volume: Il Carnevale dell’Uomo Cervo, dal titolo di uno dei racconti premiati, di Luigi Musolino.
Massima attenzione, come sempre, alla qualità dei racconti. Non è un caso che nel corso degli anni il premio sia diventato un vero traguardo per centinaia di autori che vogliono mettersi in mostra nel mondo della scrittura di genere. E come non apprezzare la presenza ormai fissa di veri maestri come Massimo Pietroselli, Giulio Leoni, Massimo Mongai, Gordiano Lupi, Donato Altomare e tanti altri?
Insomma, il meglio del meglio in un’antologia che non può mancare nelle libreria degli appassionati di fantastico, fantasy e fantascienza. […] Non rimane che augurarvi buona lettura e sperare che decidiate di regalarvi questo libro per Natale.
(Andrea Franco, OperaNarrativa, maggio 2013)
È passato un po’ di tempo, ma torniamo a parlare brevemente di un libro che non è solo un bel libro, ma per l’ennesima volta mette in risalto l’abilità di scrittori italiani, grazie alle iniziative del gruppo RiLL. […] E così, oggi, con poche parole, vogliamo suggerirvi di non lasciarvi scappare questa decima antologia RiLLina, con il meglio della produzione fantastica italiana che si possa trovare in circolazione.
Interessante il racconto vincitore, di Luigi Musolino, che dà anche il titolo al volume. Un autore non nuovo a questi exploit, il che già rende l’idea del valore del volume. Anche quest’anno una selezione dura, durissima, che ha visto in gara centinaia di racconti, non i soliti 30-40 di altri concorsi, dove vince può essere relativamente facile e non è detto che poi a emergere sia la qualità. Musolino ha vinto lasciandosi alle spalle tanta di quella carta scritta da far paura. E col suo racconta dimostra di essere maturo per il successo.
Tralasciando di menzionare gli altri finalisti, punterei lo sguardo sugli ospiti che ogni anno si incontrano in queste pagine. Sempre nomi di altissimo livello, come altissimo poi è il livello di quello che propongono. Fra tutti vi consiglio di non perdere l’ennesima prova del sempre geniale Mongai e del raffinato Pietroselli. Penne che impreziosiscono questa decima pubblicazione di RiLL.
Che altro aggiungere… 176 pagine di pura fantasia, da leggere senza fretta, un racconto a sera, sa lasciare sul comodino qualche giorno, insomma, come una buona compagnia prima di andare a fantasticare nel mondo dei sogni.
(Elena Mandolini, Urban Fantasy)
Luigi Musolino, primo col racconto Il carnevale dell’Uomo Cervo, da cui prende il nome la raccolta, vince con una storia poco incisiva ma scritta molto bene. Ironico e semplice, Musolino si diverte a citare il film "Terminator". Molto più fantasiosa e ingegnosa, invece, la coppia Paola Urbani ed Emanuele Viola secondi classificati con, La ragazza che non sapeva contare. I due scrittori ci mostrano un futuro distopico, ben costruito e accattivante. Strizzando l’occhio alla nostra Italia e al periodo nero che stiamo vivendo, hanno delineato un papabile e triste futuro che ci aspetta se continueremo a camminare sulla stessa strada intrapresa da anni. Davvero carino. Decisamente più fantasy La recluta muta di Antonella Mecenero, terza classificata al concorso. Romantico e con un pizzico di azione, l’autrice getta le basi per un libro più corposo, grazie a due protagonisti interessanti. Chissà che non decida di cimentarsi in un bel paranormal romance. Purtroppo fuori dal podio Unda, di Matteo Doglio: un racconto horror-fantasy molto suggestivo. Un vero peccato che non sia rientrato fra i primi tre. Doglio è un giovane scrittore da non sottovalutare.
Dopo i primi classificati, si cimentano i giurati del Trofeo RiLL, anch’essi con un loro piglio specifico. Fra i diversi racconti spiccano maggiormente Kaarg, il Guerriero, di Massimo Mongai, e Un carnevale rosso sangue, di Gordiano Lupi.
La raccolta prosegue con una interessante iniziativa[…]: SFIDA consiste in un gioco letterario la cui unica regola è di usare, negli elaborati, almeno tre elementi narrativi fra i cinque proposti (Personaggio, luogo, oggetto, frase, parola). Gli abili vincitori di questa edizione sono: Angela di Bartolo, Luigina Sgarro (vincitrice con due racconti) Maria Francesca Zini e Antonella Mecenero.
Concludono il volume i tre finalisti del concorso gratuito "Un racconto in mostra", progettato per festeggiare i vent’anni del RiLL. Tutti i testi presentati dovevano essere di lunghezza non superiore alle 1800 battute e con un titolo che fosse un acrostico della parola "Lucca". Talmente innovativo come concorso, che in più di 400 scrittori hanno deciso di partecipare alla sfida letteraria. […]
Una raccolta da leggere in un momento di pausa, quando si ha voglia di rilassarsi e di staccare la spina dalla stressante routine quotidiana.
(Marco Minicangeli, Il paradiso degli orchi)
Il Carnevale dell'Uomo Cervo è la decima antologia della collana Mondi Incantati, che pubblica il migliori racconti del Trofeo RiLL. A dire il vero pubblica questo e tante altre cose, ma andiamo per ordine.
Come prima cosa il racconto vincitore del concorso, la storia che dà il titolo all'antologia, Il Carnevale dell'Uomo Cervo per l'appunto. Plauso per i giurati che lo hanno scelto tra i 226 racconti (226!) giunti in redazione. Bel racconto, non c'è che dire - anche se per chi scrive se la batte col secondo classificato, La ragazza che non sapeva contare - e bene fa l’autore Luigi Musolino a dichiarare che non c’è bisogno di andare a pescare all’estero idee e sensazioni perché l’Italia “è zeppa di miti, creature mostruose, vecchie leggende, castelli stregati”. Insomma, se King è diventato il narratore della provincia americana (della sua follia e dei suoi misteri), noi abbiamo le feste popolari di un inquietante Uomo Cervo della provincia molisana e tante altre, che non hanno nulla a che invidiare.
Quella dei racconti del Trofeo RiLL (l’antologia ne riporta quattro) però è solo la prima parte dell’antologia. Dopo di questa ci sono i racconti dei giurati del premio, tutti scrittori di primo piano nella letteratura di genere italiana: Mongai, Altomare, Angiolino, Valzania, Lupi, Cerrino, Pietroselli, Cuomo. Una bella carrellata delle storie più disparate, che continua con altre due sezioni: la prima è SFIDA, una sorta di gara parallela tra autori già finalisti del premio RiLL e poi, per finire, un concorso particolare - “Un racconto in mostra” […].
Avrete capito insomma che l’antologia è il luogo dove si formalizzano tutta una serie di iniziative […]. La consiglierei a tutto coloro che vogliono dare un’occhiata all’odierna letteratura di genere italiana.
(Marco Giorgini, Kultunderground)
Venti racconti per la decima antologia della collana Mondi Incantati, legata a doppio filo al prestigioso Trofeo RiLL. Un’antologia come sempre variegata e affascinante in cui stili diversi e tematiche che spaziano liberamente per il fantastico riescono a diventare un’entità specifica e speciale, che sa regalare al lettore un viaggio molto interessante nella fantasia. Non una raccolta di racconti “e basta”, ma un’opera che ha una struttura e degli schemi e che, anche per questo, si distingue nel panorama, comunque notevole, del genere. […] Pur essendo tutti i testi proposti di buon livello, chiaramente alcune cose sono migliori di altre e forse il tocco di alcuni autori più blasonati sa distinguersi per qualità e tecnica dal resto. Ma spesso gli autori con meno esperienza sopperiscono con una certa “anarchia” che, pur nelle dissonanze, traccia contorni intriganti e richiami tutt’alto che sgradevoli.
Il carnevale dell’Uomo Cervo (di Luigi Musolino), racconto vincitore del RiLL che ha avuto anche l’onore di fornire il nome all’antologia, ha una bella struttura e fonde tematiche proprie di un certo tipo d’horror ad una precisa leggenda italiana. La ragazza che non sapeva contare (di Paola Urbani ed Emanuele Viola) è l’unico racconto di fantascienza tra i vincitori e propone una distopia piuttosto improbabile che sa però miscelare tematiche sociali a pura narrazione. La recluta muta (di Antonella Mecenero) ci porta ai margini di una guerra sanguinaria e oscura, affrontando un sentimento (l’amore) che si intreccia con la diversità e la vita. Unda, infine, di Matteo Doglio, è una storia di sangue e vendetta, un fantasy che ha come protagonista una fata e la paura e l’odio dell’uomo verso ciò che non capisce.
Molto bella e ricca la parte dei giurati, nella quale levo volentieri il cappello per Kaarg, il guerriero di Mongai (ma in realtà tutto, o quasi, è da applauso); più complessa (anche se di rilievo) la seconda metà del volume, quella cioè dedicata alla SFIDA e a Un Racconto in mostra. Come poi capita quasi sempre i vincoli “strani” che la SFIDA impone trasforma questa sezione in uno spazio da maestri, in cui al lettore rimane il gusto unico della lettura, filtrato però dal riconoscere gli elementi che forzano le scelte narrative e che lasciano un gusto da nouvelle cuisine, dopo quelli più popolari ma ricchi delle parti precedenti.
Un racconto in mostra – altra competizione con vincolo, organizzata in occasione del ventennale di RiLL – si stacca un po’ dalla SFIDA, tanto che l’aggiunta del limite sul numero di caratteri pare piuttosto aggiungere qualcosa, anziché toglierlo.
Complessivamente anche quest’anno l’antologia Mondi Incantati si rivela convincente e solida. Senza sbavature, ricca di una bella selezione di storie curate ben scritte, legata ad un percorso culturale di genere invidiabile, e impreziosita da una marea di nomi vecchi e nuovi che hanno saputo e sapranno ritagliarsi ampi spazi nel fantastico del nostro paese. Un mix tra una antologia e una rivista a tema, per questo aspetto, che la rende quasi imperdibile per gli appassionati e altamente consigliata per chi in realtà sta solo cercando una buona lettura, e non disdegna che davanti agli occhi gli si propongano sogni anziché realtà.
Un pensiero, per chiudere, anche all’ottima Valeria De Caterini - anche questa volta autrice della copertina - a cui vanno i miei (ormai scontati) complimenti per il tratto e la capacità espressiva.
(Roberta Ciaralli, Mangialibri)
Il Carnevale dell'Uomo Cervo non è soltanto un racconto che dà il titolo a una bella antologia e nemmeno, semplicemente, il vincitore del Trofeo RiLL dello scorso anno. È tutto questo, certo, ma più ancora è un evento, un carnevale popolare che si tiene tutti gli anni in un paese vicino Isernia. E con esso è anche il ricordo di un rituale antico, perso nella notte dei tempi, nel quale l'uomo rappresentava la violenza e la bellezza della natura, incarnata da Gl' Cierv (il cervo), tentava di esorcizzarne la forza, riconoscendone alla fine l'essenza indomabile ma al tempo dispensatrice. Il cervo, allora, ritrova qui la sua connotazione più primitiva e smessi i panni della debole preda riacquista tutta la dignità di un essere fantastico, la cui ancestrale memoria non andrebbe mutilata a beneficio di banali, moderne semplificazioni. Sì, perché gran parte della sua forza immaginifica il racconto di Luigi Musolino l'acquista proprio quando ci ricorda l'importanza mitologica del cervo. Da quella ittita, a quella slava passando per quella germanica e greco-latina, non esiste praticamente nessuna cultura la cui mitologia non abbia riconosciuto il potenziale rappresentativo del cervo.
Vittoria meritata, quindi, come altrettanto meritati sono i riconoscimenti agli altri racconti che compongono questa stupenda antologia del fantastico. Ogni pagina è foriera di sorprese e soprattutto di innovazione e profonda inventiva. I partecipanti non si sono, infatti, limitati a scrivere una storia ma hanno creato dei piccoli universi di personaggi, perfettamente descritti e completi come raramente accade quando si tratta di racconti.
E certamente una menzione d'onore spetta ai creatori del Trofeo RiLL, inaugurato nel 1993 e che da ormai vent'anni dà voce agli aspiranti scrittori che vogliono cimentarsi con il mondo del fantasy, dell'horror, della fantascienza, con storie “al di là del reale e del verosimile”. […] Tra l'altro a onor di completezza occorre sottolineare la presenza di una parte dell'antologia dedicata ai racconti di alcuni dei giurati, come Massimo Pietroselli, Sergio Valzania, Franco Cuomo, solo per citarne alcuni, che ne arricchiscono ulteriormente la bellezza.
La lettura è un viaggio nell'improbabile, piacevole e ricco. Un viaggio che rende onore alla creatività italiana in un genere, quello fantastico, troppo spesso visto come appannaggio esclusivo di autori d'oltre oceano e che invece può riservare ancora molte sorprese.
(Cristina Lattaro, Mondo Scrittura)
Caratteristica delle storie [nell’antologia] è il libero dispiego della fantasia, l’amore per il fantastico in tutte le sue forme. Da una rielaborazione di leggende antiche ma che ancora fanno parte del tessuto sociale di alcune comunità, a paesaggi futuristici dove la crisi ha ribaltato valori e modi di essere, fino al fantasy rielaborato in modo originale e coinvolgente:
L’antologia si apre con il racconto Il carnevale dell’Uomo Cervo, di Luigi Musolino, vincitore del XVIII Trofeo RiLL. Si tratta di un racconto suggestivo, che rievoca la lotta tra l’uomo e una bestia primordiale dai lunghi letarghi e che incarna la paura dell’ignoto dell’essere umano per tutto quello che non è comprensibile. Alcune morti, alcuni fenomeni dell’ambiente circostante, per esempio. Ottimo il tratteggio psicologico di personaggi. Il finale, veloce e sorprendente lascia senza fiato come si conviene a un racconto breve che deve basarsi su un’idea concentrata ed esplosiva e dove pertanto la chiusa appare fondamentale e più difficoltosa delle altre parti del brano. Lo spunto della storia è il carnevale dell’uomo cervo, che si tiene davvero nel Comune di Rocchetta a Volturno in provincia di Isernia
Ne La ragazza che non sapeva contare, di Paola Urbani ed Emanuele Viola, secondo classificato, si incontra un paesaggio definito secondo le regole della distopia fantascientifica. Per distopia si intende una società decaduta sotto l’aspetto umano e sociale, dominata da una situazione compromessa e negativa, dove vivere è, per i più differenti motivi, indesiderabile. Il termine ha come opposto utopia. Nel racconto, la crisi economica-finanziaria ha creato gli estremi per la costituzione di una collettività dalle tinte noir, apocalittiche. La quotidianità è incarnata dalla lotta per la sopravvivenza con un’ambientazione interessante in un domani prossimo.
La recluta muta, di Antonella Mecenero, terzo classificato, si contraddistingue per un incipit bruciante. Una donna guerriero addestra una truppa di venticinque uomini in un’ambientazione fantasy che ospita una storia d’amore.
[…] Vincitrice del concorso SFIDA è Angela di Bartolo, con il racconto Nostos. Nostos fa rivivere la storia di Ulisse e lo fa con grazia e il linguaggio molto poetico di chi ha letto e sedimentato la storia dell’eroe greco nel proprio intimo. Con una sintassi e una struttura moderna, la Di Bartolo risveglia le atmosfere dell’Odissea. Lo fa con umiltà trasfusa da sentimento. La di Bartolo non crea, rigenera con sagacia senza oltrepassare i limiti imposti dal rispetto per un capolavoro di tutti i tempi.
Pur nella varietà degli stili, dove quello lirico della De Bartolo è forse il più estremo e sperimentale, il livello dei racconti è sempre alto. La sintassi è corretta, felice la scelta dei termini a denotare un editing accurato e scrupoloso. Il ritmo delle storie è incalzante, nei lavori in gara come in quelli dei giurati.
Un viaggio nell’immaginario fantastico caratterizzato dalla presenza in un medesimo volume di teatri dalle sfumature diverse, dal mutevole respiro, con scenografie varie e coinvolgenti. Leggenda, fantastico, horror, surrealismo e fantasy si riuniscono in formule narrative che permettono di far sbizzarrire la fantasia creando situazioni anomale con un felice incontro tra il consueto e l’inconsueto e risultati di qualità.
Le raccolte dell’associazione RiLL che si susseguono dal 1994 hanno un altro merito oltre alla creazione di libri interessanti e curati […], permettono di valorizzare il genere fantastico che spesso viene considerato di seconda serie rispetto ad altri filoni.
(Miriam Mastrovito, Il Flauto di Pan)
Il Trofeo RiLL è un premio che non ha bisogno di presentazioni. Giunto ormai alla sua XVIII edizione, da anni invoglia folte schiere di autori esordienti a mettersi in gioco con la scrittura di racconti ispirati all’universo fantastico in senso lato.
La raccolta antologica di cui sto per parlarvi fa seguito all’ultima edizione del concorso. Non si tratta però di una semplice carrellata dei racconti vincitori; il volume ci propone piuttosto una panoramica completa della stupefacente macchina creativa messa in moto dal Trofeo. Dal podio ci spostiamo dietro le quinte per conoscere i componenti della giuria attraverso piccoli “mondi incantati” forgiati dalle loro penne e da lì ci spingiamo ad esplorarne i dintorni rappresentati, in questo caso, da due concorsi paralleli al primo: il premio SFIDA e “Un racconto in mostra”.
I quattro racconti ai quali spetta il compito di aprire le danze, ci suggeriscono subito un approccio variegato al fantastico, tale da poter stuzzicare palati diversi. Il Carnevale dell’Uomo Cervo, prendendo spunto dall’omonima festa popolare che si svolge in provincia di Isernia, assume quasi i contorni di una favola moderna in cui elementi folkloristici e horror si mescolano. La narrazione corre sul filo della tensione per poi sfociare in un finale inatteso in grado di accostare stupore e tenerezza, lasciando il lettore in bilico tra mito e realtà. La ragazza che non sapeva contare ci fa compiere, invece, un balzo in avanti nel tempo proiettandoci in una società distopica e paurosamente futuribile. Siamo a Change, una repubblica democratica fondata sul denaro, nella quale persino l’aria e i sorrisi sono soggetti a tassazione. Potrà l’altruismo trovare una sua collocazione in questo mondo o si trasformerà in un’arma letale?
Con La recluta muta ci immergiamo in un’ambientazione tipicamente fantasy. Siamo nel bel mezzo di una terribile guerra ma sul terreno di battaglia vedremo sbocciare una storia d’amore intrisa di poesia e delicatezza. Sempre nella dimensione fantasy si colloca, infine, Unda ma questa volta i riflettori sono puntati su una creatura magica per eccellenza: una fata perseguitata e assetata di vedetta.
Quattro testi che rimandano a scenari radicalmente diversi dunque ma che si contraddistinguono, a pari merito, per l’elevata qualità - di stile e contenuti - tanto da poter reggere il confronto con le piccole perle narrative che seguono.
Proseguendo nella lettura ci imbattiamo infatti nei racconti firmati dai giurati del concorso, parliamo di autori d’eccellenza come Donato Altomare, Massimo Mongai, Massimo Pietroselli, Gordiano Lupi, Mariangela Cerrino, Andrea Angiolino, Sergio Valzania. Anche in questo caso si spazia dal fantasy alla fantascienza passando per il mistery. Dalle peripezie di un soldato che si ostina a sognare per non morire, ai misteri celati in una vecchia torre infestata dai fantasmi, da un carnevale color rosso sangue, alle disavventure dell’anima di un guerriero finita per errore in un cervello elettronico... tra queste pagine troviamo di che stupirci e di che deliziarci.
Giungiamo così al resoconto dei due concorsi paralleli al Trofeo RiLL, che ci introducono in un’atmosfera più ludica.
Scrivere dei racconti fantastici includendo nel testo almeno tre di cinque elementi narrativi proposti da RiLL: il personaggio Ulisse, un paesaggio innevato, una tartaruga, un coltello nepalese, una frase di Tiziano Terzani. Questo l’obiettivo fissato dal premio SFIDA. Lascio a voi scoprire cosa siano stati capaci di inventare i cinque autori selezionati ma vi anticipo che i risultati sono davvero sorprendenti! Incredibile cosa una mente creativa possa generare a partire da piccolissimi input.
I partecipanti a “Un racconto in mostra” sono stati chiamati, invece, a cimentarsi con una prova particolarmente originale: scrivere racconti di massimo 1800 battute contenenti nel titolo un acrostico della parola "Lucca". Strano, difficile, assurdo? Non meno che nelle altre occasioni gli autori hanno scatenato la loro fantasia producendo dei testi divertenti e intriganti. Particolarmente riuscito Lorica universalis contra calamitosam apocalypsem di Francesca Garello, che chiude degnamente questa frizzante antologia. L’autrice ci dà scacco matto proponendo un racconto fortemente ironico che ha per oggetto la stessa associazione RiLL...
(Giampiero Castellotti, Forche Caudine)
L'affascinante folklore dei nostri territori (Forche Caudine è un quotidiano on line dedicato al Molise, NdP), quello che abbiamo ereditato inalterato nei secoli, imbevuto di letteratura fantasy, la prosa più amata dai giovani. E' l'esperimento compiuto da un autore torinese di origine campana, Luigi Musolino, trentacinquenne, grande esperto di folklore italiano. E per il suo lavoro, sin dal titolo, s'è servito del Carnevale dell'Uomo Cervo, rito che si rinnova annualmente a febbraio nel minuscolo e affascinante paese molisano di Castelnuovo al Volturno, in provincia di Isernia.
La storia [del racconto] è quindi ambientata nei boschi del Molise. Il protagonista è un giornalista, inviato a raccontare l'annuale festa popolare. Ma l'incontro con il mitico animale avrà risvolti fantastici....
(Marcello Bonati, Intercom)
Ecco dunque la consueta antologia annuale che raccoglie i racconti vincitori del Trofeo RiLL e quelli di SFIDA, il concorso parallelo riservato agli ex partecipanti. Oltre agli altrettanto consueti racconti dei giurati, quest’anno, che segna il ventesimo anniversario dell’associazione, vi vede anche i finalisti di un concorso per racconti flash.
I racconti, come è per fortuna, anche, consuetudine, sono di buona qualità. […] Buona prosa, quasi sempre, qualche idea davvero originale, e, spesso, buoni spunti poetici.
Su tutti, direi Un carnevale rosso sangue [di Gordiano Lupi], poi La recluta muta [di Antonella Mecenero], che, personalmente, avrei fatto vincere, Unda [di Matteo Doglio], e Kaarg, il guerriero [di Massimo Mongai].
[…] Nel complesso, comunque, ancora un’ottima prova per questa bella realtà della nostra editoria fantastica che, ormai, si può dire essere uscita dal ghetto nella quale era rinchiusa.
(la recensione di Marcello Bonati è, in realtà, molto più lunga e dettagliata; contenendo però un certo numero di anticipazioni sui singoli racconti, e le loro conclusioni, abbiamo deciso di pubblicare qui solo una parte della recensione, che potete comunque leggere per intero sul sito di Intercom)