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Nel 2024 il Trofeo RiLL ha compiuto trent’anni!
Per festeggiare questo “compleanno”, abbiamo deciso di intervistare i vincitori e le vincitrici del concorso, dal 1995 a oggi: un viaggio nella storia del Trofeo RiLL, per parlare dei racconti che lo hanno vinto e delle persone che hanno scritto quelle storie (e la nostra storia). Pubblicheremo tutte le interviste nelle prossime settimane, fino a Lucca Comics & Games 2024 e poco dopo.
Michele, tu hai vinto il Trofeo RiLL nel 2014, nell'edizione del ventennale. Il tuo racconto, ambientato nel mondo dei concorsi letterari e di genere umoristico, ha il titolo più lungo fra quelli da noi premiati in trent'anni: “La maledizione del premio Di Biasio Agresti Salottolo Illiano De Scisciolo” (titolo che infatti dovemmo scorciare nel Mondi Incantati di quell'annata).
Vorrei chiederti di parlarci di quella storia, non solo a livello di trama, ma anche di quelle che erano le idee, gli spunti, gli obiettivi che ti eri dato quando l'hai scritta.
Come sai, ho vinto decine di premi letterari. C’è stato un periodo della mia vita, prima di mettere su famiglia, nel quale partecipavo ai premi in funzione delle località che volevo visitare: una sorta di turismo letterario.
I premi hanno più o meno tutti lo stesso schema: prima vengono selezionati i finalisti, poi tra questi viene decretato il vincitore. Il giorno della premiazione, dopo il discorsetto delle autorità del posto e la solita presentazione degli organizzatori (il livello dei racconti era eccezionale, è stato difficile scegliere i vincitori etc.), vengono letti i racconti vincitori, poi si passa all’intervista degli autori, alla consegna della targa, dell’assegno e dell’immancabile cesto di prodotti tipici (o di libri). Alla fine, si va tutti a mangiare. Spesso i racconti premiati vengono pubblicati.
Ho conosciuto molti scrittori in questo modo e spesso incontro degli amici alle premiazioni (Alberto Cola e Francesco Grasso, tanto per dirne un paio). Durante le premiazioni di molti concorsi ho visto l’invidia di certi autori, le maledizioni lanciate, le scenate dei delusi. Siccome uno scrittore non butta via niente, è venuto facile, all'epoca, imbastire su queste situazioni una storia umoristica.
Cosa ricordi della premiazione, della partecipazione a Lucca Comics & Games e, più in generale, dell’interazione con RiLL in quell'occasione (e dintorni)?
La prima volta che sono stato premiato al Trofeo RiLL è stata nel 2001, a Romics (per il racconto "Un'altra vita", quarto classificato, NdR). Poi ci sono state altre premiazioni a Lucca (mi sembra tre, compresa quella della ventesima edizione). Altre volte sono arrivato in finale, ma non ho partecipato alla premiazione, come quest'anno.
L’esperienza della premiazione a Lucca Comics & Games è qualcosa di eccezionale, l’atmosfera che si vive è stupenda, l’affetto (e la competenza) dei RiLLini è fantastica. Mi piacerebbe, magari nel 2025, tornare a Lucca con i miei bambini, adesso hanno undici e otto anni, sono sicuro che si divertirebbero molto con i cosplayer. E poi, Lucca è Lucca. Però, verremmo tutti in treno: trovare un parcheggio in quei giorni è un’impresa...
(per inciso: questa risposta di Michele Piccolino permette di ricordare un unicum della storia del Trofeo RiLL: da sempre, infatti, le premiazioni del concorso si svolgono a Lucca Comics & Games; nel novembre 2001, però, un paio di settimane dopo la consueta cerimonia lucchese, cui Michele non aveva potuto partecipare, RiLL curò, nell'ambito del festival romano Romics, una conferenza sulla fantascienza italiana... ed essendo presenti un certo numero di giurati, oltre che Michele Piccolino, pensammo bene di ritagliare qualche minuto per premiarlo "a modino" e farlo applaudire dal pubblico presente in sala, invece di spedirgli la targa premio a casa, come normalmente facciamo con i premiati che non riescono a partecipare alla premiazione lucchese... davvero un ricordo d'altri tempi!!, NdR)
Parliamo di te, adesso. Dal 2014 di tempo ne è passato! Cosa fai adesso, cosa hai fatto, in ambito letterario e non?
Dal 2014 ho pubblicato racconti, romanzi, antologie personali.
Inoltre, durante il COVID ho scritto due romanzi, uno di fantascienza e un giallo, più la solita sfilza di racconti (già usciti o presto in uscita) su varie antologie.
Ai concorsi letterari, invece, ormai partecipo poco: solo a quelli di cui posso raggiungere facilmente il luogo della premiazione e a quelli a cui tengo particolarmente, come il Trofeo RiLL...
(nella foto in questa pagina: Michele Piccolino, insieme alla moglie, Giovanna)