XIX Trofeo RiLL: finalisti e giudizi della Giuria

Questa pagina ospita una breve rassegna dei commenti dei giurati del XIX Trofeo RiLL sui dieci racconti finalisti. Un “omaggio” al lavoro di ciascun autore, e un modo per rendere pubblico il contributo critico dei nostri amici giurati.
I racconti sono distinti in premiati e menzionati, sulla base dei risultati del concorso.

I quattro testi premiati sono pubblicati nell’antologia Perché nulla vada perduto e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni (collana Mondi Incantati), insieme ai racconti da noi selezionati nell'ambito del premio SFIDA e a quelli della sezione RiLL-Europe.
Tutti i dieci finalisti del XIX Trofeo RiLL saranno nelle prossime settimane proposti nell'e-book Aspettando Mondi Incantati 2013, sempre curato da RiLL.

In questa pagina presentiamo anche gli autori di ciascun racconto, con delle brevi note biografiche. Una scelta con cui vogliamo dedicare spazio e attenzione a chi ci ha sostenuto nel modo per noi più gradito: inviandoci un bel racconto.

Racconti Premiati

Primo Classificato, Vincitore del XIX Trofeo RiLL
Perché nulla vada perduto
di Davide Camparsi (Verona)

- Un racconto potente e visionario. Una storia di rinascita personale che diventa, sorprendentemente, epopea fantascientifica.
- Ottima scrittura per un racconto che mischia con sapienza scienza, tecnologia, mitologia e religione.
- Una storia prima misteriosa e poi spiazzante, ben narrata e ben strutturata. Un’ottima rielaborazione di temi classici della fantascienza.

Davide Camparsi è nato nel 1970 a Verona, dove vive e lavora come architetto.
Appassionato lettore, si è dedicato in modo amatoriale anche al disegno e alla fotografia.
Ha iniziato a scrivere stabilmente nel 2012.
“Perché nulla vada perduto” è il suo primo racconto ad essere pubblicato.

Secondo Classificato
Il Tanatofono
di Davide Carnevale (Fondi - Latina)

- Un racconto essenziale, costruito intorno a una buona trovata. E che riesce a trattare con intelligenza argomenti difficili: la morte, l'identità, la tecnologia (e il modo in cui quest’ultima entra in ogni spazio dell'esistenza).
- Un po’ fantascientifico, un po’ steampunk, ma anche ironico, poetico, umano e amaro. In poche parole: un racconto riuscito.
- Un racconto ben scritto e con una trama sviluppata in modo ispirato. L’idea di fondo è elettrizzante e allo stesso tempo inquietante.

Davide Carnevale vive a Fondi, in provincia di Latina, dove è nato nel 1987.
Sin da piccolo è innamorato della lettura, e dal liceo scrive racconti e poesie. È laureato in Lettere e Filosofia, e la sua tesi, in Letteratura comparata, è dedicata al realismo nella fantascienza, con particolare riferimento ad autori come Wells e Dick.
Il XIX Trofeo RiLL è il primo concorso letterario a cui ha partecipato, e “Il Tanatofono” è il suo primo racconto a venire pubblicato.

Terzo Classificato
Parole Proibite
di Luigi Rinaldi (Nettuno - Roma)

- Un ottimo racconto di storia alternativa, strettamente legato al passato del nostro paese, e con un finale tanto inatteso quanto ispirato.
- Un racconto ben scritto, con un suo stile e una sua voce, senza troppa trama. E, proprio per questo, più sottile.
- Una storia di fantascienza ucronica, agghiacciante nella sua semplicità e con una scrittura cinematografica: si potrebbe facilmente trasporre in un film o in un cortometraggio.

Luigi Rinaldi è nato nel 1967 a Roma, nei cui dintorni vive, insieme a sua moglie Yumi.
Laureato in Chimica, attualmente lavora come docente nelle scuole superiori e svolge attività di consulente ambientale.
Da alcuni anni scrive racconti, per lo più di genere fantascientifico, che sono stati premiati in diversi concorsi e pubblicati in svariate antologie. In particolare, nel 2010 ha vinto il Premio Robot col racconto “Hidden”; nel 2011 e 2012, inoltre, è stato finalista al Trofeo RiLL. Il suo romanzo “Hakkakei” è stato fra i cinque finalisti del premio Urania 2012, bandito dalla Mondadori.

Quarto Classificato
I silvani non dimenticano
di Luigi Musolino (Osasco - Torino)

- Un horror dei nostri giorni, che mischia temi classici (l’ingratitudine punita, le colpe dei padri, la vendetta ineludibile) con il “sapore” delle favole alpine.
- Un racconto molto solido e ben strutturato, con una storia sviluppata abilmente nell’arco di più decenni e su più generazioni.
- Un racconto intenso e ben scritto, con riferimenti alla mitologia classica e al folklore locale italiano.

Luigi Musolino è nato nel 1982 in provincia di Torino, dove vive e lavora.
Affascinato dall’universo fantastico e horror sin da bambino, comincia a scrivere durante il liceo.
Collabora da alcuni anni con la rivista Studi Lovecraftiani, pubblicata dalla Dagon Press. Sempre per questa casa editrice ha tradotto e curato due antologie di racconti di Carl Jacobi (“Rivelazioni in Nero”, 2009; “Ritratti al Chiaro di Luna”, 2010). Per Edizioni XII ha tradotto il romanzo horror-apocalittico “I Vermi Conquistatori” di Brian Keene, nelle librerie dal 2011.
Suoi racconti sono stati premiati in molti concorsi letterari. In particolare, ha vinto il Trofeo RiLL nel 2010, con il racconto “O Mammone”, e nel 2012, con “Il Carnevale dell’Uomo Cervo”.

Menzioni di Merito

Piovono angeli
di Massimiliano Filadoro (Roma)

- Una storia originale, soprattutto per il modo in cui un tema classico come la “caduta degli angeli” viene re-interpretato. Buona la narrazione, buono il finale.
- Una bella idea di fondo, e un finale interessante, con citazione biblica inclusa.
- Surreale, inquietante, ben condotto. Serve altro?

Massimiliano Filadoro è nato nel 1969 a Roma, dove vive.
Dagli anni ’90 lavora come redattore, soggettista e sceneggiatore di fumetti (tra gli altri, per Comic Art, Play Press, Pulsa, Clair De Lune, Coniglio Editore, Provincia di Roma, Guardia di Finanza). Inoltre, insegna sceneggiatura presso la Scuola Internazionale dei Comics di Roma.
Appassionato di esoterismo e tarocchi, collabora da anni con Lo Scarabeo Edizioni, per cui ha scritto la sceneggiatura di vari mazzi (Metamorfosi, Samurai, Yoga, Reincarnazione, Sciamani, Luoghi Mistici). Sempre sui tarocchi ha pubblicato i saggi “Universal Tarot” (ed. Lo Scarabeo), “Il Mago” e “La Papessa” (Coniglio Editore).

Altius penetrat
di Roberto Fogliardi (Ancona)

- Una ghost story ben scritta e narrata, con un finale sardonico e cattivo.
- Colpisce soprattutto per il linguaggio e la qualità della scrittura, molto curati. Idea sviluppata bene, con personaggi credibili.
- Interessante racconto, di gusto paradossalmente orrorifico.

Roberto Fogliardi è nato nel 1966 ad Ancona, dove vive con la moglie e i due figli.
È appassionato di vela e di giochi, oltre che di letteratura fantastica.
Ha pubblicato articoli tecnici e scientifici, scenari per giochi di ruolo, e racconti in antologie di svariati editori. Inoltre, è uno dei fondatori della Carboneria Letteraria e fa parte dei collettivi di scrittura Paolo Agaraff e Pelagio D’Afro, con i quali ha pubblicato numerosi racconti e cinque romanzi (da “Le rane di Ko Samui”, Pequod, 2003, a “L’acqua tace”, Italic Pequod, 2013). A fine 2013 uscirà in formato e-book il romanzo “Puttaniere Blues” (Lite Editions), firmato dal collettivo Pelagio D’Afro.
Il suo sito personale è
www.fogliardi.com

Maternità post-apocalittica
di Massimiliano Giri (Borgo Maggiore, Repubblica di San Marino)

- Un racconto frizzante e ben scritto. Una divertente ripresa di una certa fantascienza d’antan, un po’ utopica un po’ distopica…
- Un bel fantastico originale, portato avanti con dialoghi ben strutturati. Divertente e ironica l’idea surreale della maternità del futuro.
- Un buon racconto in forma teatrale, con delle idee e battute azzeccate.

Massimiliano Giri è nato nel 1977 nella Repubblica di San Marino, dove vive e lavora come responsabile web marketing.
Grande appassionato di letteratura fantastica, si dedica stabilmente alla scrittura da qualche anno. Sui racconti sono usciti sulle riviste Robot e Writers Magazine Italia (Speciale Science Fiction), oltre che su alcune antologie.
Oltre alla letteratura e alla musica contemporanea, ama molto l’opera (in special modo quella Pucciniana).

La mano
di Massimiliano Malerba (Roma)

- Horror cupo e fantastico, ma ricco di riferimenti alla realtà. Molto lovecraftiano.
- Un racconto di notevole efficacia. Affronta il tema dell'orrido in modo credibile, quasi con immedesimazione.
- Una storia ben scritta, inquietante, e con un finale che lascia il segno.

Massimiliano Malerba, ingegnere aerospaziale, è nato nel 1971 ad Arpino (Frosinone), ma vive a Roma, dove lavora nel settore dell’Information Technology e del Project Management.
Da sempre affascinato dalla letteratura fantastica e dalla fantascienza, da alcuni anni scrive racconti, con i quali è stato premiato in diversi concorsi. In particolare, ha vinto il XVII Trofeo RiLL con il racconto “Il Funzionario”, mentre con “Nella notte assetata” è stato fra gli autori premiati di SFIDA 2011, altro concorso curato da RiLL.
Nel novembre 2013 RiLL ha curato l’antologia L’ostinato silenzio delle stelle (ed. Wild Boar), che propone nove suoi racconti, di cui sei inediti.

I nastri di Larrie
di Luigi Musolino (Osasco, Torino)

- Bellissimo, e struggente: il ricordo che non può andare perduto, l'amore che vince la morte, l'assenza, i ricordi, il dolore, la solitudine, la magia del lago... mi dite chi è questo scrittore?
- Bella storia d'amore. Davvero ispirato il parallelo fra l'amore umano e l'incontro con un'esperienza sconosciuta e in parte incomprensibile.
- Un racconto “dolce” e coinvolgente, che si collega in modo inatteso con un mito popolare italiano.

Per le note biografiche di Luigi Musolino si rimanda al racconto quarto classificato.

La caccia
di Maria Francesca Zini (Pisa)

- Una storia con dentro tutto quel che è giusto aspettarsi da un fantasy, ma sempre essenziale nella narrazione.
- Ambientazione e storia abbastanza originali, per un fantasy un po’ fuori dalle righe.
- Un riuscito racconto fantasy: ci sono una storia, dei personaggi, un mondo ben creato… e si legge con gran gusto.

Maria Francesca Zini è nata nel 1970 a Pisa, dove vive.
Laureata in Chimica, lavora da anni in campo informatico. È sposata e ha un figlio di sei anni, Michele, e una figlia di tre, Maddalena.
Grande appassionata di letteratura (fantastica e non), ha letto “Il Signore degli Anelli” almeno una decina di volte e non prevede di smettere di rileggerlo.
Ha partecipato più volte al Trofeo RiLL, classificandosi al quarto posto nel 2006 e nel 2008. Con il racconto “Trasformazione” è stata fra i vincitori dell’edizione 2012 di SFIDA, altro concorso bandito da RiLL.

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