27esimo Trofeo RiLL: finalisti e giudizi della Giuria

Questa pagina propone una breve rassegna dei commenti dei giurati (e, in misura minore, dei lettori-selezionatori) del 27esimo Trofeo RiLL sui dieci racconti finalisti. Un “omaggio” al lavoro di ciascun autore/ autrice, e un modo per rendere pubblico il contributo critico di chi ha letto e valutato i testi giunti in finale.
In questa pagina presentiamo inoltre gli autori/ autrici di ciascun racconto, con delle brevi biografie. Una scelta con cui vogliamo dedicare spazio e attenzione a chi ci ha sostenuto nel modo per noi più gradito: inviandoci una bella storia.

I racconti sono distinti in premiati e menzionati, sulla base dei risultati del concorso.
I cinque testi premiati sono pubblicati nell’antologia IL BAR SUBITO DOPO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni (collana Mondi Incantati), insieme ai racconti da noi selezionati nell’ambito del premio SFIDA 2021 e a quelli della sezione RiLL World Tour.
Tutti e dieci i racconti finalisti del 27esimo Trofeo RiLL sono inoltre pubblicati nell’e-book Aspettando Mondi Incantati 2021, disponibile nel Kindle Store di Amazon.

Racconti Premiati

Primo Classificato, Vincitore del 27esimo Trofeo RiLL
Il Bar Subito Dopo
di Nicola Catellani (Carpi - Modena)

- Una storia ben costruita e sviluppata con mano sicura, che mischia con abilità stilemi di generi diversi.
- La scelta inconsueta di una narrazione in seconda persona coinvolge da subito il lettore, mentre l’autore lo conduce, con efficacia e senza sbavature, fino al finale inatteso.
- Un racconto che sembra basato sulla pura suspense, ma che diventa inaspettatamente di fantascienza, riuscendo così a sorprendere il lettore.

Nicola Catellani è nato nel 1968 e vive a Carpi, in provincia di Modena.
Laureato in Astronomia e giornalista pubblicista, è funzionario in un ente pubblico.
Grande appassionato di fantascienza (possiede quasi 2.000 libri), esordisce come autore a diciassette anni, pubblicando due racconti sulla fanzine torinese “Pulp”. Da allora si è dedicato soprattutto alla lettura, riprendendo a scrivere solo negli ultimi anni.
I suoi racconti fantastici e di fantascienza hanno vinto o sono stati premiati in molti concorsi, oltre che pubblicati su antologie e riviste. Al Trofeo RiLL è giunto terzo nel 2017 (con “Questione di previdenza”) e nel 2018 (con “F.lli marziani, dal 1947”); inoltre, nel 2019 è stato fra i vincitori di SFIDA, altro concorso bandito da RiLL, con “Il vecchio Blaterone” (poi incluso nell’antologia “Mondi Paralleli”, edita da Delos Books, che raccoglie i migliori racconti di fantascienza usciti in Italia nel 2019).
Il suo romanzo “Via Lattea per negati” è stato finalista nel 2019 al Premio Odissea.

Secondo Classificato
Urne elettorali
di Nicola Catellani (Carpi - Modena)

- Un racconto fantapolitico su un’Italia fatta “necrocrazia”, in cui votano anche i morti. Lo spunto surreale e il tono ironico della narrazione permettono di affrontare con leggerezza un tema serio come quello della partecipazione popolare alla vita democratica, di grande attualità.
- Un racconto che si basa su un’idea spiazzante (la possibilità per i morti di votare alle elezioni), che viene sviluppata con uno stile scorrevole e un tono mestamente sorridente. Finale a sorpresa, che chiude alla perfezione il racconto.
- Un racconto fantastico ma legato alla realtà, in una fusione decisione intrigante. Sviluppa con una freschezza divertita l’idea di partenza, estrema e originale. Un momento di impagabile leggerezza in una rosa finalista dai toni davvero molto cupi.

(per le note biografiche di Nicola Catellani, vedi sopra)

Terzo Classificato
Tunnel
di Elia Gonella (Milano)

- Un viaggio allucinato nelle profondità della follia, ambientato nelle profondità di una città. Traccia un percorso circolare che riecheggia e mischia Borges con le storie di genere post atomico, toccando il lettore con uno stile scorrevole e una narrazione malinconica.
- Un racconto ambizioso e visionario, una storia post atomica originale (e non è mica facile!) che inizia come un racconto di Borges. Fra i dieci finalisti, è l’unico che ho gustato al punto da rallentare la lettura man mano che mi avvicinavo alla fine.
- Un racconto apparentemente circolare, ma che circolare non è: perché il protagonista rinuncia a trovare un senso alla sua ricerca ossessiva, e il lettore con lui.

Elia Gonella è nato ad Arzignano (Vicenza) nel 1987. Attualmente vive a Milano ed è responsabile di una biblioteca pubblica.
Ha studiato sceneggiatura alla Scuola Civica di Cinema di Milano e all’Accademia “Silvio d’Amico” di Roma. Ha scritto per la televisione, il cinema e il fumetto. Ha pubblicato tre romanzi e una personale di racconti (tutti per Las Vegas Edizioni).
Decine di sue storie sono uscite su antologie e riviste (tra queste ultime: Linus, Effe e CTRL). È stato inoltre due volte finalista al premio Urania Short, concorso per racconti di fantascienza bandito dalla casa editrice Mondadori.

Quarto Classificato
Pollice Verde
di Cristina Amerio (Prato)

- Un racconto leggero e spumeggiante, sostenuto da un gran ritmo e dall’abilità dell’autrice di giocare con gli stilemi delle storie alla “Mission: Impossibile”.
- Un racconto il cui maggior pregio è nella confusione allucinata e nel continuo cambio di registri della storia, sviluppata con competenza e la giusta dose di ironia.
- Un racconto umoristico con uno spunto molto originale. Si crea subito la giusta sintonia con i due protagonisti, assolutamente improbabili e sempre impegnati in serrate, divertenti schermaglie.

Cristina Amerio è nata a Genova un certo numero di anni fa.
Ha vissuto a Roma, nei dintorni di Milano, a Bournemouth (Inghilterra) nei mesi estivi e ora staziona felicemente a Prato con il marito, due figlie e due puma camuffati da gatti.
Ha lavorato soprattutto nel settore amministrativo di multinazionali americane.
Ama leggere, praticare hatha yoga e divorare onigiri. Adora anche viaggiare ed è convinta che non sia pericoloso uscire dalla porta, basta dirigere bene i piedi. Con la pandemia, però, si è messa in stand-by. Ha preso il computer, ha aperto un foglio di Word – bianco, inquietante – e ha atteso, fino a che un ginepro si è materializzato davanti ai suoi occhi, sfoderando un sorriso sornione. A quel punto, ha iniziato a scrivere… e ci sta prendendo gusto.
“Pollice Verde” è il suo primo racconto a essere pubblicato.

Quinto Classificato
Malarazza
di Luca Notarianni (Itri - Latina)

- Una distopia disturbante al punto di essere coraggiosa. Svela il tessuto dell’organizzazione sociale, rendendo manifesta una verità dura come un pugno nello stomaco.
- Un racconto dal fascino oscuro, che riecheggia un certo cinema “cannibalico” italiano.
- È apprezzabile per come racconta e dà forma concreta all’orrore. Una storia che è un esame di autocoscienza personale e collettiva, e sfocia in un autodafé, in un’abiura cruenta e catartica.

Luca Notarianni vive a Roma ma proviene da Itri, piccolo paese del Lazio famoso per le olive e i briganti. Ha 36 anni e lavora come psicologo sociale nella città eterna, dove ha imparato, sulla sua pelle, l’arte della sopravvivenza e dell’inesauribile pazienza. A contatto per mestiere con qualsiasi tipo di dipendenza, ha fatto della narrativa la sua sostanza stupefacente preferita.
I suoi racconti horror sono stati premiati o hanno vinto svariati concorsi, venendo pubblicati in molte antologie e riviste.
Alla perenne ricerca di sé stesso riesce, ogni tanto, di notte, a trovarsi, grazie alla luce della scrittura e alla passione che riversa nelle pagine vuote.

Menzioni di Merito

La torre del mago
di Giacomo Di Renzo e Nicola Filippi (Livorno)

- Un racconto fantasy dalla trama lineare, nel quale emerge forte il tema dei ricordi e della loro importanza nella vita di ognuno.
- Izbar, il mago protagonista, è un personaggio che suscita interesse ed empatia: è difficile non essere toccati dalla forza del suo perduto amore, e non sperare che riesca a salvarsi dall’assalto alla sua torre.
- Un racconto circolare, che fra le righe suggerisce che solo rinunciando al passato (e/o dimenticandolo) si possa guardare davvero al futuro della propria vita. Una morale forte, ma anche amara.

Giacomo Di Renzo è nato a Bruxelles nel 1994, e attualmente vive a Livorno.
Da sempre appassionato di fantasy e fantascienza, oltre che di computer, con “La Torre del Mago” e il XXVII Trofeo RiLL approda per la prima volta nel mondo della scrittura… anche se il sogno di un libro nel cassetto lo ha da sempre.

Nicola Filippi è nato nel 1994 a Livorno, dove vive.
Laureato in Lettere Moderne, coltiva la passione della scrittura sin da bambino.
Alcuni suoi racconti sono usciti nelle antologie “Abbestia” (ed. Erasmo, 2016) e “Pisornopolis” (ed. Il Foglio, 2016). Con “Il dolore del pianto” si è classificato al terzo posto al XXIII Trofeo RiLL, nel 2017.

Le Eumenidi
di Alessandro Izzi (Gaeta – Latina)

- Una storia ben scritta e ben costruita, narrata con il giusto ritmo. Ha il merito di proporre al lettore una coppia di protagonisti inconsueta.
- Un racconto dal soggetto molto classico, che però si distingue nettamente per la qualità della scrittura e la particolarità dell’ambientazione, che mischia classici greci e fantascienza.
- Un racconto fantastico che parla di violenza sulle donne e, insieme, di passione e perdizione.

Alessandro Izzi è laureato in Storia del Cinema all’Università “La Sapienza” di Roma e ha conseguito un dottorato all’Università di Tor Vergata con una tesi sulla rappresentazione della Shoah nel cinema italiano.
Autore di numerosi saggi, è stato co-curatore di due tra i primi studi universitari italiani sul cinema super eroico non solo americano: “Comic Book Movies” (2013) e “DC vs. Marvel” (2017).
Vincitore nel 2017 del premio Streghe Vampiri & Co. con il racconto “La chiave per entrare”, ha successivamente pubblicato l’antologia di racconti horror “L’attesa della notte” (ed. Giovane Holden”.
Con il racconto di fantascienza “Non Io” si è classificato al terzo posto al XXV Trofeo RiLL, nel 2019. Nel 2020 è stato uno dei vincitori del premio N.A.S.F. (Nuovi Autori Science Fiction), con il racconto “Kairos”, che è stato poi pubblicato nell’antologia del concorso.

Legge 1938: selezione naturale
di Alessio Di Lallo e Annamaria Maselli (Campobasso)

- Una classica distopia, che riesce a “rivitalizzare” il tema degli zombi ed è arricchita da diverse trovate che ne accrescono l’originalità.
- Un racconto in cui colpisce soprattutto l’orchestrazione dei tanti personaggi, realizzata con un’efficace struttura a capitoli alternati.
- Forse il racconto, tra i dieci finalisti, con la conclusione più fredda e spietata, davvero senza appello.

Alessio Di Lallo è nato a Campobasso nel 1989, dove vive e lavora come insegnante di scuola superiore.
Laureato in Architettura e in restauro dei monumenti, fa parte del Forum per la difesa della Sanità Pubblica di Qualità del Molise e del Comitato Salute Bene Comune Campobasso.
Autore di videoclip e cortometraggi, scrive racconti e sceneggiature assieme alla compagna Anna Maria Maselli.

Annamaria Maselli è nata a Larino (Campobasso) nel 1990. Attualmente vive (con il compagno e co-autore Alessio Di Lallo) a Campobasso, dove lavora come insegnante di scuola superiore.
Laureata in Filosofia, è stata impegnata come attivista per la difesa dell’ambiente in Campania ed è tra i fondatori del Comitato Salute Bene Comune Campobasso.
É autrice di racconti e sceneggiature.

Pesca all’ombrina ad Acquaviola
di Cristiano Montanari (Modena)

- Una storia “emozionalmente trattenuta” e parzialmente irrisolta, ma anche un racconto che sceglie coraggiosamente i toni leggeri dell’acquerello, sfidando il lettore ad addentrarsi nell’animo della giovane protagonista.
- Un racconto in cui il fantastico viene fuori dall’ordinario, da una semplice battuta di pesca, nella quale i protagonisti dovranno “maneggiare” le proprie emozioni negative.
- Un racconto evocativo e ricco di belle immagini, che lentamente svela il segreto tenuto nascosto nel cuore della protagonista. Toccante.

Cristiano Montanari è nato nel 1985 a Modena, dove vive.
Gemelli ascendente Pesci, è antropologo, panettiere, cartomante; ogni tanto capita anche che scriva (e che venga pubblicato, su antologie e riviste).
Con il racconto horror “Madonnina” è giunto quinto al XXIV Trofeo RiLL, nel 2018.
Crede fermamente che i cani un giorno impareranno a parlare e ci condurranno alla felicità.
Il suo blog, che raccoglie informazioni sulle sue pubblicazioni e i suoi progetti presenti e futuri, è:
http://therandommuseum.blogspot.com/

Ricordi di guerra
di Omar E. Toru (Parma)

- Di storie che parlano di reduci di guerra ne sono state scritte moltissime. Questa ha il merito di inserire all’interno della trama un meccanismo di vendetta psicologica assolutamente non banale per un racconto fantasy.
- Un racconto “a orologeria”, ben calibrato nella costruzione, che funziona e dà soddisfazione al lettore.
- Un racconto con uno spunto semplice, che viene sviluppato con piglio, buon ritmo e alcune trovate brillanti (su tutte quella degli skotoi, capaci di entrare nei sogni altrui).

Omar E. Toru è nato e cresciuto in Emilia, a Parma, dove, nonostante l’enorme tempo speso a leggere libri e fumetti di ogni genere, è riuscito a laurearsi in Fisica e a trovarsi un lavoro soddisfacente.
Dopo una cena con molte tigelle e bollicine insieme all’amico Froboenius ha ideato il mondo della città di Eäs, costruendola poi mattone dopo mattone in diversi racconti (fra cui anche “Ricordi di guerra”). Attualmente sta lavorando a un romanzo a quattro mani ambientato nello stesso universo, e conta di terminarlo prima di avere i capelli bianchi. Nel frattempo, si appunta le decine di idee che gli vengono contemporaneamente, cercando di non perderne troppe.
Per il resto, fa molto sport (per sembrare più giovane), ama camminare, risponde con garbata pazienza quando gli si fanno domande sulla sua vita personale, ha una grande passione per la Scienza e un inquietante gatto nero che lo tiene d’occhio, soprattutto nel caso finissero le crocchette.

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